AgenPress. Ben venga qualsiasi dibattito al fine di tenere alta l’attenzione e proteggere le donne dal dramma delle violenze fisiche, sessuali e psicologiche, ma bisogna essere rapidi.
Un’unione europea che impiega dodici anni per ratificare la Convenzione di Istanbul non è credibile, così come non lo è il fatto che quella stessa convenzione che dovrebbe proteggere milioni di donne porta il nome di città di un Paese, quello turco, che non rispetta di certo le donne e che qualcuno vorrebbe ancora all’interno dell’Unione europea.
Forse, invece di preoccuparsi della lunghezza delle zucchine, della farina di insetti o delle buste dell’insalata, dovrebbe preoccuparsi del fatto che forse servirebbe una seconda convenzione, magari a Milano, a Torino o a Genova, città sicuramene più rispettose di Istanbul”.
Lo dichiara in una nota l’Europarlamentare della Lega Angelo Ciocca, membro della delegazione mista UE-Turchia, a margine della discussione in plenaria al Parlamento europeo di Strasburgo sulla ratifica della Convenzione contro la violenza sulle donne.