AgenPress – Si è concluso dopo quasi due ore il confronto sulle riforme tra la premier Giorgia Meloni e la delegazione del Pd guidata dalla leader Elly Schlein. Nella delegazione Pd anche i capigruppo Francesco Boccia e Chiara Braga, e il responsabile Riforme del partito Alessandro Alfieri.
“Il clima è stato franco, di discussione franca sul merito delle cose che il governo ha ritenuto di dirci e a cui abbiamo risposto affiancando le nostre proposte e la nostra visione”. Lo ha detto alla Camera la segretaria del Pd, Elly Schlein, dopo l’incontro.
“La forma parlamentare va migliorata, non superata”. “Non crediamo si possa affrontare una discussione così rilevante a compartimenti stagni. Abbiamo esposto questo tema con forza all’esecutivo: non possiamo dire che fino a qui il confronto ci sia stato, mentre procedono con forzature su autonomia differenziata e – pare – anche sulla riforma degli enti locali”.
“Se l’obiettivo è rafforzare l’efficienza delle istituzioni e la loro stabilità e anche la rappresentanza, perché queste due cose devono andare insieme, non ci sottraiamo al confronto. Esamineremo le proposte nel merito, senza pregiudizi, sicuramente se vanno nella direzione di migliorare la rappresentanza e la stabilità lo guarderemo con attenzione”, ha aggiunto Schlein.
“La sfiducia costruttiva eviterebbe crisi al buio. Abbiamo posto la necessità di limitare la decretazione d’urgenza, è un passaggio necessario per far lavorare meglio Camera e Senato. Abbiamo posto il tema del rafforzamento degli istituti referendari e delle leggi di iniziativa popolare, abbadando il quorum, firmando anche attraverso il digitale”. Inoltre, “abbiamo posto il tema dell’applicazione piena dell’articolo 49, e una legge sul conflitto di interessi”.
Per proseguire il confronto sulle riforme istituzionali “abbiamo chiesto” al governo “una moratoria sull’autonomia differenziata che sta procedendo scavalcando il Parlamento e i territori”.
“Esamineremo le proposte nel merito, senza pregiudizi. Quello che va in direzione di migliorare rappresentanza e stabilità lo guarderemo con attenzione, non ci prestiamo però all’indebolimento dei pesi e dei contrappesi e non si tocca l’istituzione del presidente della Repubblica, garanzia di stabilità anche nei momenti più difficili. In nessun modo siamo per ridimensionare la figura del presidente della Repubblica a favore di un uomo o una donna sola al comando”.
“Diciamo no all’elezione diretta del presidente della Repubblica e anche al premierato, il cosiddetto sindaco d’Italia, perché indebolirebbero il Parlamento”.
“Ciò che non vogliamo e a cui non ci prestiamo è l’indebolimento di pesi e dei contrappesi previsti dalla carta così come non si tocca l’istituzione del Presidente della repubblica”, ha detto ancora. “Non siamo per ridimensionare il ruolo del presidente della repubblica verso un modello di un uomo o un donna sola al comando”.
“Sottolineiamo che per noi questa discussione sulle riforme non è una priorità del paese, le priorità sono lavoro, sanità, Pnrr, clima, giovani, casa. Ci sentiamo vicini agli studenti e studentesse che anche in queste ore si stanno mobilitando perché non stanno trovando casa per il caro affitti”. Lo ha detto alla Camera la segretaria del Pd, Elly Schlein, dopo l’incontro con la presidente del consiglio, Giorgia Meloni, sulle riforme istituzionali.