Coronavirus: caso Fedez/Codacons finisce all’attenzione di Governo e Parlamento

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Agenpress. La polemica tra Fedez e il Codacons sulle modalità con cui vengono avviate le raccolte fondi finisce al vaglio del Governo e del Parlamento. Dopo la denuncia dell’associazione circa le commissioni ingannevoli della piattaforma Gofundme e le notizie delle ultime ore sulle truffe messe in atto nel campo delle iniziative di solidarietà, a sostegno delle tesi del Codacons scendo in campo 4 parlamentari che presentano una interrogazione alla Presidenza del Consiglio e ai Ministri dell’economia, dello sviluppo economico e dell’Interno.

Nel testo dell’interrogazione proposta dai Deputati di Forza Italia GERMANA’, BARTOLOZZI, PRESTIGIACOMO, SCOMA si legge:

“il momento di grave emergenza legata al COVID-19, purtroppo, non è risultato immune da tentativi di truffe volte a cavalcare l’onda della solidarietà;a titolo esemplificativo si riporta il caso relativo alla falsa raccolta fondi per l’ospedale San Camillo di Roma fermata dalla Polizia Postale.

il CODACONS aveva denunciato tale rischio di truffe nell’ambito delle raccolte fondi destinate al coronavirus pubblicizzate sul web chiedendo alle competenti Autorità che tutte le raccolte fondi sorte per l’emergenza fossero accentrate nelle mani o sotto il controllo della Protezione civile;

su segnalazione del CODACONS, l’Autorità Antitrust da ultimo, con provvedimento del 22 marzo 2020, è intervenuta in via cautelare nei confronti del sito web www.gofundme

l’Autorità ha ritenuto tali modalità di acquisizione delle commissioni ingannevoli, aggressive e lesive dei diritti dei consumatori si tratta – ha scritto Antitrust- di “sfruttamento della tragica pandemia in atto”;

l’Autorità ha disposto che il meccanismo di preselezione della commissione facoltativa fosse immediatamente eliminato.

Grazie alla segnalazione del CODACONS si è interrotta una pratica commerciale scorretta assai lesiva per i consumatori.

Ma i parlamentari non si fermano qui: “a seguito di questa lodevole iniziativa alcuni promotori della colletta sospesa dall’Antitrust (Fedez) hanno scatenato una bagarre verbale usando i propri social contro il CODACONS; e addirittura il Sottosegretario del Ministero dell’Interno, Carlo Sibilia, avrebbe preso pubblica posizione nella sua veste istituzionale contro la meritoria associazione Codacons riportando affermazioni del privato cantante Fedez, definite dal Codacons false e diffamatorie, affermazioni diffuse sui suoi social che hanno scopo di lucro con milioni di followers;

a seguito della campagna di odio del rapper che ha invitato ad attaccare il Codacons, rassicurando che sul web si puo’ dire cio’ che si vuole e che non si sarebbe punibili qualsiasi cosa si dica, circostanza falsa e pericolosa per l’ordine pubblico migliaia di suoi followers hanno inondato i social di minacce di morte e violenza inaudita augurando una strage nei confronti del Codacons pubblicando grave minacce.

I parlamentari chiedono dunque al Governo:

“- se il Governo intenda adottare gli opportuni provvedimenti affinché tutte le raccolte fondi avviate e da avviarsi siano direttamente controllate dal Dipartimento della Protezione civile in modo tale che le somme raccolte confluiscano direttamente e sicuramente nelle casse degli enti interessati;

– se il Governo intenda attivarsi, anche attraverso gli opportuni interventi normativi, al fine di sostenere il terzo settore, di cui fa parte il CODACONS, ed in particolare le campagne e le attività sociali riguardanti la difesa dei consumatori con azioni meritorie avviate per aiutare i cittadini nella lotta contro il coronavirus ed in particolare per – contrastare abusi e truffe, perpetrate sfruttando la paura e la minore attenzione dei consumatori;

– quali interventi intenda adottare al fine di limitare l’uso della violenza verbale sui social”.

 

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