Pnrr, Licheri (M5S): “Se non riusciremo a spendere questi soldi verremo consegnati alla damnatio memoriae”

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AgenPress. Ettore Licheri, senatore del M5S, è intervenuto nella trasmissione “L’Italia s’è desta” condotta da Gianluca Fabi e Roberta Feliziani su Radio Cusano Campus.

Sul Pnrr. “Noi dobbiamo partire dalla consapevolezza che se non riusciamo a salire su questo treno che passa ogni 100 anni, noi verremo consegnati alla damnatio memoriae. E’ una grandissima responsabilità quella che abbiamo in questo momento, neanche un euro deve essere sprecato. Il Pnrr deve essere considerata una straordinaria occasione di sviluppo, crescita e occupazione da parte di tutti. Sediamoci, perché questa è l’occasione per vedere quali sono i problemi e risolverli.

I problemi ci sono, sappiamo i mali italiani della burocratizzazione, dell’assenza di tecnici, di uffici comunali sprovvisti di personali. Dobbiamo capire dov’è che questi soldi trovano intoppo ad essere messi a terra e poi, quando c’è un problema, ci sono almeno 3 soluzioni, a noi basta trovarne una di queste tre. Fino a ieri non avevamo ancora contezza di dove fossero gli ostacoli, adesso piano piano stiamo capendo dove sono i corti circuiti, però dobbiamo collaborare. Noi ci siamo dichiarati disponibili da settimane per sederci intorno a un tavolo e risolvere i problemi insieme, ma ancora non ci hanno chiamato”.

Sul governo. “Ho la sensazione che il governo sia preoccupato dall’ipotesi di riforma del Patto di stabilità e crescita. Noi avevamo presentato a suo tempo una mozione nella quale dicevamo al governo: fatti scorporare gli investimenti green e digitali nel computo del calcolo tra debito e pil, cerca di superare i parametri del 3% deficit-pil che sono obsoleti, il Next Generation Ue rendiamolo piano piano strutturale perché dobbiamo crescere per non essere schiacciati da Usa, Cina e India, troviamo un modo per mettere al riparo la sanità. Tutto questo non è successo. Abbiamo letto stamattina di questi percorsi singoli di aggiustamento, ma di fatto torniamo nel Patto di stabilità ed è difficile così. I servizi primari sono il welfare, il cosiddetto salario indiretto che lo Stato dà ai lavoratori: la spese scolastiche, sanitarie, ecc…

Il termine “noi” in Europa è fondamentale, in Europa la voce conta se si creano alleanze, assi tra Paesi, il Next Generation Ue è arrivato perché Conte ha iniziato piano piano con la lettera dei nove fino ad arrivare ad un pensiero forte tale da superare anche l’ostracismo dei falchi del nord. Questo governo deve dimostrare autorevolezza in Europa creando alleanze. La Meloni non è tornata dall’Europa con nessun risultati. In questo momento, quali sono gli alleati che abbiamo a fianco per portare avanti queste battaglie di cui stiamo parlando? Se tu non crei un asse con altri Paesi tu tornerai dall’Europa sempre male. Ma soprattutto, nei giorni scorsi è venuto fuori che spendere i soldi del Pnrr avremmo dovuto abolire il reato di abuso d’ufficio. Avete idea come venga letta all’estero questa notizia? L’immagine e la reputazione sono fondamentali, perché si tratta di credibilità e autorevolezza. Non puoi avere riconoscimento in Europa se dici che i reati contro la PA non sono annoverati tra i reati gravi.

Invece qui stiamo lottando per abolire la legge Severino. Temo che il ministro Fitto quando andrà a parlare di differimento dei termini e dei traguardi gli chiederanno: ma fino ad ora come avete lavorato? Quali leggi avete creato per poter arrivare al traguardo? Io non so cosa Fitto potrà rispondergli. Però so che più la metà della maggioranza oggi ritiene, cito le parole di Borghi, che il Pnrr sia una frittata. All’estero ricorda ancora le parole di Salvini quando diceva che il Pnrr era una truffa”.

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