L’imprenditore altamurano Pietro Ninivaggi ha stanziato due grosse somme: € 100.000,- in favore del Comune di Altamura; e € 20.000,- in favore del Comune di Irsina
Agenpress. Un’economia al collasso, non solo quella territoriale ma soprattutto quella nazionale. Questo è il momento in cui ogni italiano deve fare la sua parte per dimostrare il senso di appartenenza, la vicinanza ai meno fortunati.
Questa epidemia che ha ormai coinvolto il mondo intero, va affrontata con il contributo e la sensibilità di tutti.
Cosa ha determinato l’intervento di solidarietà di Pietro Ninivaggi con queste due cospicue donazioni verso la collettività altamurana ed irsinese? Una notizia che per quanto fosse stata ritenuta riservata, per ragioni di bisogno collettivo è stato necessario divulgarla, in conseguenza della sua nota inviata ai Sindaci: avv. Rosa Melodia di Altamura; e al Sindaco Dott. Nicola Mssimo Morea di Irsina.
Come ormai noto in questi giorni – dichiara Pietro Ninivaggi -numerosi telegiornali italiani hanno mandato in onda le immagini di un convoglio di mezzi di nazionalità russa. Dopo essere sbarcati da un proprio Avio-Cargo, hanno formato un convoglio di automezzi che con la bandiera russa e le locandine che riportavano la scritta ” Dalla Russia con Amore ai Fratelli Italiani”, si sono diretti in Lombardia con il loro carico di apparecchiature sanitarie e medici per aiutare la sanità lombarda in difficoltà.
Queste bellissime immagini di solidarietà extra nazionale – continua Pietro Ninivaggi – mi hanno favorevolmente colpito, in quanto hanno dimostrato che la solidarietà paga. Questo messaggio, che mi ha emozionato, ha determinato il mio attuale intervento di solidarietà.
Premetto che questo gesto dei russi ha riportato alla mia memoria le immagini di un convoglio ferroviario partito per mia iniziativa a fine dicembre 1990 dalla Stazione ferroviaria di Altamura e giunto a destinazione nei di gennaio 1991, composto da 17 vagoni di derrate alimentari che trasportavano in Russia 300 tonnellate di prodotti alimentari con la seguente motivazioni riportate sulle locandine affisse sui vagoni ferroviari: “Città di Altamura -Aiuti Alimentari alla Città di Leningrado (Russia). Inviati dal Gruppo Ninivaggi”.
All’epoca quando fui ricevuto dalla Municipalità di Leningrado (oggi S. Pietroburgo) – afferma Pietro Ninivaggi – tra i funzionari della città era presente l’attuale Presidente Vladimir Putin. Questo gesto è rimasto senz’altro scolpito nella memoria della Russia di oggi; e il Presidente Putin, che è nato a Leningrado, a distanza di anni ha ricambiato la solidarietà ricevuta, Quindi la solidarietà paga e soddisfa più colui che la offre, che colui che la riceve.
Aggiungo un’altra nota – conclude Pietro Ninivaggi – che la solidarietà paga. C’è stato un ulteriore segno che si materializzava nel momento successivo, in cui inviavo il messaggio via email delle mie due rispettive donazioni ai Sindaci di Altamura e Irsina.
Nella mia casella elettronica giungeva un messaggio con il quale mi veniva confermata la definitiva e positiva chiusura di un contenzioso commerciale extra giudiziario del valore di € 2.000.000,00 che inseguivo da circa due anni. Quindi la solidarietà paga e sono orgoglioso di averla fatta .
Sottolineo per le persone di corta memoria, che chi fa solidarietà deve dimenticarsi di averla fatta; e chi la riceve non deve mai dimenticarsi di averla ricevuta .
Gianni Mercadante per il quotidiano nazionale on line ‘Il Corriere Nazionale’, www.corrierenazionale.net, diretto da Antonio Peragine.