AgenPress – Con novantaquattro voti favorevoli, 72 contrari e 2 astenuti, via libera del Senato al decreto di cessione dei crediti fiscali derivanti dal Superbonus e da altri bonus edilizi, sui quali il Governo aveva posto la questione di fiducia. Ci saranno sei mesi in piรน per ottenere il 110% sui lavori delle villette, sconto in fattura e cessione del credito ancora possibili per chi deve installare una caldaia o degli infissi nuovi, compensazione dei crediti incagliati con i titoli di Stato. Sono alcune delle novitร introdotte dal Parlamento alย decreto Superbonusย che, dal 17 febbraio, ha bloccato i meccanismi di sconto e cessione per tutte le agevolazioni edilizie.
Introdotto inoltre un veicolo finanziario che vede impegnate le grandi societร pubbliche, con Enel X in testa, e coinvolgerร anche banche e altre istituzioni finanziarie. Ancora da definire nel dettaglio lo strumento finanziario, di natura privatistica, perย sbloccare lo stock dei crediti incagliatiย (per un ammontare stimato tra 15 e 19 miliardi), fermo nei cassetti fiscali delle imprese esecutrici dei lavori e dei cittadini proprietari di immobili oggetto di interventi.
Diverse banche intanto avrebbero ripreso ad acquistare i creditiย sotto la spinta del Governo, anche rassicurate dalle norme introdotte nello stesso decreto che, delineando il perimetro della responsabilitร solidale in caso di truffe, escludono dalla responsabilitร i cessionari che dimostrino di aver acquisito il credito e sono in possesso della documentazione idonea sulle opere da cui il credito origina.
La data spartiacque rimane il 17 febbraio: dallโentrata in vigore del decreto le operazioni che hanno permesso di effettuare i lavori senza tirare fuori un euro di tasca sono vietate. Proprio le cessioni hanno infatti garantito ai bonus un successo indiscutibile ma hanno anche fatto lievitare i costi per lo Stato e proliferare le frodi.
In tema di deroghe, ad essere esclusi dallo stop alle cessioni saranno innanzitutto i bonus per la rimozione delle barriere architettoniche, cosรฌ come quelli sugli immobili danneggiati dallโalluvione nelle Marche e dai terremoti. Eccezione anche per Iacp, onlus e cooperative di abitazione. Lo stop non toccherร nemmeno i lavori di riqualificazione urbana.
Interventi anche sul fronte della cosiddetta edilizia libera: nel caso in cui non ci sia stato ancora lโavvio dei lavori entro il 16 febbraio, basterร aver versato lโacconto per ottenere comunque il diritto a sconto e cessione. In assenza di un acconto, dovrร essere provata lโesistenza di un accordo vincolante con la dichiarazione sostitutiva dellโatto di notorietร . La dichiarazione falsa implica la responsabilitร penale.
Le spese dello scorso anno potranno essere ancora cedute anche oltre lโattuale scadenza del 31 marzo a fronte di una sanzione di 250 euro. Alla Camera eโ stata infatti riconosciuta la possibilitร di effettuare la comunicazione nel caso in cui il contratto di cessione non sia stato ancora concluso. Si applicherร la remissione in bonis valida fino al 30 novembre.
I cantieri negli edifici unifamiliari saranno โsalviโ ancora per un poโ. Scavalcando lโattuale termine del 31 marzo, la detrazione massima al 110% spetterร ancora per le spese sostenute fino al 30 settembre 2023. Ma solo rispettando la condizione di base: aver effettuato almeno il 30% dei lavori complessivi entro il 30 settembre del 2022.
Archiviati sconti e cessioni, arriva una chance in piรน per i redditi bassi con scarsa capienza fiscale. Per le spese sostenute dal primo gennaio al 31 dicembre 2022, i contribuenti potranno optare per il riparto della detrazione in 10 quote annuali a partire dal periodo dโimposta 2023.
La soluzione al problema dei crediti incagliati รจ lasciata in gran parte ai privati. Nascerร un veicolo finanziario per la compravendita e le banche utilizzeranno gli spazi fiscali ancora a disposizione. Chi li ha esauriti per smaltire fino al 10% dei crediti scontati annualmente potrร ricorrere ad una compensazione con i buoni del Tesoro, con emissioni a partire dal 2028.
Le cessioni tra banche, assicurazioni e soggetti qualificati diventano piรน semplici grazie ad un allargamento delle maglie. Per essere esclusi dalla responsabilitร solidale a tutti i cessionari (non solo ai correntisti professionali) basterร infatti ottenere dalla banca unโattestazione di possesso dei documenti di verifica del credito.