AgenPress – “Nulla è escluso in linea di principio”. Lo ha affermato il presidente francese Emmanuel Macron sulla eventualità di inviare caccia all’Ucraina, così come richiesto da Kiev.
Il presidente francese ha sottolineato dei “criteri” prima di ogni decisione: una “richiesta formulata” dall’Ucraina, che “non vi sia un’escalation”, che “non si tocchi il suolo russo ma si aiuti lo sforzo di resistenza” ed infine che “non si arrivi ad indebolire la capacità dell’esercito francese”.
Sulla richiesta di Kiev la co-leader della Spd, Saskia Esken, non ha dato una risposta. Durante un’intervista con la tv tedesca Ard di ieri sera, Esken ha solo replicato che la cosa “fondamentale” è che la Germania e la Nato non siano parti nella guerra. Poche ore dopo, il cancelliere socialdemocratico Olaf Scholz ha però detto da Santiago del Cile che è “ostinato che si tenga questo dibattito”, che va invece condotto in maniera “razionale”.
Una portavoce di Scholz ha oggi inoltre ribadito che il cancelliere abbia già detto “che in gioco non ci sono caccia” da inviare a Kiev. Scholz mette “in guardia dal fare una corsa a rilancio” in questo senso. Come riporta Dpa, il ministro tedesco della Difesa, Boris Pistorius, ha inoltre dichiarato che il cancelliere ha già detto “tutto quello che ci sia da dire” sulla questione.