AgenPress. “In mancanza di argomenti, Majorino sta cercando di reinventarsi come paladino della lotta per la libertà in Iran. Peccato che il suo attivismo a parole si scontri con la realtà dei fatti. Le donne in Iran chiedono a gran voce di essere libere e non portare il velo islamico e la drammatica morte di Mahsa Amini è conseguenza dell’imposizione del velo, strumento di oppressione per le donne.
Durante la plenaria di metà ottobre a Strasburgo, solo qualche mese fa, nelle votazioni sulla relazione sul bilancio dell’Ue per il 2023 è stato presentato un emendamento che ribadiva “profonda preoccupazione per il fatto che la Commissione europea abbia recentemente finanziato o cofinanziato campagne di promozione dell’hijab, in cui si afferma ad esempio che ‘la libertà è nell’hijab’”, e si insisteva sul fatto che “il bilancio dell’Unione non dovrebbe finanziare alcuna futura campagna che possa promuovere l’hijab, banalizzando indirettamente l’obbligo del velo”.
La modifica è passata solo in parte: la critica è stata approvata, ma il divieto di stanziare soldi dei cittadini europei per promuovere il velo islamico no. Majorino, eurodeputato dei socialisti, ha votato contro sia alla critica ai finanziamenti pro velo islamico sia alla richiesta di non spendere più soldi pubblici per campagne pro hijab. Che credibilità può avere dunque Majorino che, di fatto, sostiene il valore islamico e chi lo vede come simbolo di libertà?
Come fa a esprimere vicinanza alle donne che combattono per i propri diritti e poi supporta il finanziamento di iniziative che promuovono il velo islamico come strumento di integrazione nel nostro continente. Questa ipocrisia è imbarazzante ma non sorprende: già sui diritti in Qatar la sinistra ha dimostrato di avere posizioni sconcertanti.
Majorino la smetta di fare l’attivista per la libertà, i suoi voti a Strasburgo dimostrano un indecente sostegno “ideale” a chi vuole imporre il velo islamico alle donne. Noi della Lega sul punto siamo chiari: il velo islamico non è libertà ma oppressione, questa è la verità, a sinistra quando avranno il coraggio di sostenerlo chiaramente?”
Così in una nota Silvia Sardone, europarlamentare, consigliere comunale e commissario della Lega a Milano.