Trefiletti (Pres. centro consumatori Italia): “ci sarà una stangata ancora più pesante nel 2023 per beni, trasporti ed energia”

AgenPress. Rosario Trefiletti (Presidente Centro consumatori Italia) è intervenuto su Cusano Italia tv durante la trasmissione “Italia città aperta” condotta da Roberta Feliziani.

Il personale pensiero di Trefiletti contro la manovra di bilancio:

“E’ una manovra completamente sbagliata. Sono in buona sostanza due le questioni che aggraveranno fortemente i bilanci delle famiglie: da un lato quello di ripristinare i 30 centesimi di detassazione dei carburanti e quello del taglio delle perequazioni delle pensioni che produrrà un taglio del potere d’acquisto di almeno 3 milioni di pensionati attorno a un’inflazione che è attorno al 12%”.

La prospettiva del 2023:

“Ci troveremo gli effetti con le aggiunte negative con una stangata ulteriore di circa 2800 euro perché il tasso di inflazione avrà un trascinamento incredibile e si aggraverà ulteriormente dello 0,9%. Gli aumentati sono praticamente raddoppiati e questi si avranno anche i ritardi nelle ricadute nei costi di trasporti e delle energie.”

Sulla forte inflazione in Italia, la quarta in Europa:

“E questo dipende moltissimo dalla varia produttività delle filiere e dalla scarsa innovazione fatta”.

Sul price cup e sull’Europa:

“io sono sempre critico sulle sue inefficienze, come per esempio sulla questione dell’immigrazione, sul gas e sull’energia. Io ho avuto l’impressione che l’Europa potesse funzionare bene con l’attivazione del PNRR, poi sono stato deluso come nel caso della corruzione del Qatargate e spero che ci sia determinazione nel giudicare queste persone perché devono pagare.”

Perché se il gas si abbassa, le bollette aumentano:

“c’è un gioco relativamente degli acquisitori esteri, il gas ha oscillato sotto i 100 ora a 80 al Megawattora e noi ci augiriamo che questa riduzione continuii. Il fatto che questa si abbassi e la bolletta si alzi non è logico. All’anno ci saranno aumenti di 1700 euro a famiglia.”

Le prospettive sui saldi:

“Per l’indeterminatezza ci saranno poche spese, solo il 25% delle famiglie andranno ad acquistare e la media era il 33/34% a famiglia”.

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