AgenPress. “Qualche volta sentirsi dire buon Natale dà quasi fastidio, quando la situazione è difficile, quando le tempeste sono tante, quando le scintille della guerra ci sfiorano, quando vediamo la tragedia della guerra che coinvolge migliaia di persone, quando le cose non vanno bene, quando c’è tanta sfiducia verso il futuro, c’è dentro il cuore la malinconia”.
Parte da questa considerazione il card. Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza episcopale italiana, nel suo video messaggio di auguri natalizi sui social della Cei. “Ma che vuol dire buon Natale?”, si chiede il porporato, evidenziando: “Sembrerebbe uno dei tanti incoraggiamenti, che poi alla fine danno fastidio, perché non sono veri, oppure una delle tante istruzioni per l’uso per cercare di cavarsela”. Invece, non è così: “No, il Natale è una cosa della vita, della storia, è Dio che viene in mezzo a noi, Dio che discende nelle nostre contraddizioni, in questo mondo qui.
Per questo – osserva il presidente della Cei -, è davvero un buon Natale, perché viene a dirci che Dio ha speranza su di noi, che il male può essere sconfitto, che con il suo amore possiamo anche noi aiutarLo a sconfiggere il male. Ecco, questo davvero è un buon Natale”.
Di qui l’invito: “Portiamo nel nostro cuore questo Dio che si fa debole, che si fa bambino, che si affida anche a noi e, nelle tante difficoltà, capiamo la vera forza: quella di donare anche noi la nostra vita a chi abbiamo vicino, particolarmente a chi è più povero”. Questo, conclude il card. Zuppi, “è davvero un buon Natale, possibile a tutti, che cambia la vita, che ce la fa trovare.