AgenPress. Alberto Gusmeroli, presidente della commissione Attivita’ produttive della Camera, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta” condotta da Gianluca Fabi e Emanuela Valente.
Sulla Manovra.
“Si stanno mettendo insieme i desiderata di tutti i parlamentari, alle 14 si riunisce la Commissione bilancio, entro la sera si chiude, domani si inizia in aula, tra Natale e Capodanno sarà al Senato. Non c’è uno stallo di per sè, non c’è un nodo particolare. C’è il fatto che le elezioni sono state fatte a settembre, la manovra negli anni scorsi aveva dei tempi molto più ampi, in questo caso sono stati molto più tirati. Ci sono tutti i pareri tecnici da ricevere, non ci sono solo questioni di tipo politico. Ovviamente in 50-60 giorni di governo non è facile fare tutto velocemente”.
Sulla questione Pos.
“Sicuramente il veto dell’Ue è un aspetto, però un risultato si porta a casa comunque. Vedremo nelle prossime settimane una riduzione significativa delle sanzioni. Io sono sicuro che da questa discussione sono emerse le problematiche dei negozianti che utilizzano il pos perciò tutto ciò porterà delle positività. Si sta ancora scrivendo il testo, sicuramente dalla discussione emergerà qualcosa di positivo per i commercianti e gli artigiani”.
Il Fatto Quotidiano parla di scudo penale per gli evasori totali.
“Anche in questo caso il testo dell’emendamento non c’è ancora. Nella pace fiscale c’è una rateizzazione di chi ha dichiarato le imposte, ma non è riuscito a pagarle. ovviamente se paga tutte le imposte con una sanzione aggiuntiva del 5% credo che a quel punto sani anche il reato. Io ritengo che ci sia un condono quando si dice: sei un evasore e i classici condoni tombali di un decennio fa, ma se uno ha avuto delle difficoltà a pagare le tasse e le paga tutte rateizzandole magari in 5 anni, qui non è che parliamo di evasori, bensì di gente che ha pagato le imposte e non è riuscito a pagarle. Qui si fa confusione tra chi evade e chi invece, per una ragione o per un’altra non ha scelto di non dichiarare le imposte, è che non c’è riuscito. Il furbo non le dichiara proprio le imposte. Bisogna distinguere tra chi fa errori perché il fisco è complicato, sbaglia, ma dichiara le imposte; tra chi dichiara e non riesce a pagare per chi è in difficoltà e tra chi invece evade. Le sanzioni devono essere diverse”.
Sul reddito di cittadinanza.
“Chi non è in grado di lavorare e percepisce un aiuto continuerà ad essere aiutato”.