AgenPress – Il beneficio del taglio del cuneo fiscale previsto in manovra andrà interamente ai lavoratori. Lo si apprende da fonti di governo, che spiegano che questo è l’orientamento che sarebbe stato preso in vista della manovra economica, con un pacchetto da 32 miliardi.
Il taglio prospettato dovrebbe essere di 2 punti per i redditi fino a 35mila euro, mentre salirebbe a 3 punti per quelli fino a 20mila euro.
Tra le ipotesi al vaglio l’azzeramento dell’Iva su pane, pasta e latte. Sulle pensioni si lavora a quota 41+62. Sulla flat tax aumento della soglia fino a 85 mila euro per gli autonomi. “Puntiamo a famiglie e imprese”, sottolinea la premier Meloni. Palazzo Chigi frena su una proposta della Lega per un bonus da 20 mila euro per chi si sposa in chiesa. Integrato poi l’ordine del giorno con la discussione su decreto legge in materia di accise e IVA sui carburanti e di sostegno agli enti territoriali e ai territori delle Marche colpiti da eccezionali eventi metereologici.
Sul tavolo il superamento della legge Fornero con una soluzione ‘ponte’ che vincola quota 41 al paletto dei 62 anni di età, e la stretta sul reddito di cittadinanza per la quale si valuta anche il possibile taglio dell’assegno (per recuperare circa 1,5-2 miliardi). Nello schema del provvedimento ci sarebbero anche la tassazione delle plusvalenze derivanti dalle cripto-attività (le cosiddette valute virtuali, considerati beni speculativi, tra cui figurano anche i bitcoin) e la razionalizzazione dei bonus edilizi. C’è poi la questione dell’Iva, cui guardano con favore Lega e Forza Italia, da ridurre o azzerare, su pane, pasta e latte, ma anche su questa ipotesi (costerebbe circa mezzo miliardo di euro) pende la scure delle coperture finanziarie, da trovare nello stesso settore di intervento. Un incastro non facile, cui si aggiungono i tempi strettissimi. Alcune misure potrebbero essere definite nel dettaglio anche dopo il varo della manovra che arriverà insieme al Documento programmatico di bilancio da inviare a Bruxelles.