AgenPress – “Fame e malnutrizione sono in aumento nelle aree colpite da inondazioni, siccità e guerra, con alcune comunità a rischio di fame se l’assistenza umanitaria non è sostenuta e le misure di adattamento climatico non sono potenziate. Quasi otto milioni di persone in Sud Sudan, cioè i due terzi della popolazione, sono a rischio di fame”.
E’ quanto rivela un rapporto congiunto dell’organizzazione dell’Onu per l’alimentazione e l’agricoltura (Fao), il fondo dell’Onu per l’infanzia (Unicef) e il Programma alimentare mondiale (Pam/Wfp).
Nazione più giovane del mondo nata nel 2011, il Sud Sudan ha trascorso oltre metà della propria vita in guerra, con quasi 400 mila persone morte durante i cinque anni di conflitto civile terminato nel 2018.
Il numero di persone alle prese con alti livelli di insicurezza alimentare e malnutrizione “è al più alto livello di sempre”, superando persino quello registrato nella guerra del 2013 e del 2016. Il rapporto parla di 7,76 milioni di persone a rischio di insicurezza alimentare acuta nella stagione magra di aprile-luglio 2023, con 1,4 milioni di bambini che saranno malnutriti. Il rapporto dà la responsabilità di questa situazione al conflitto, alle cattive condizioni macroeconomiche, agli eventi climatici estremi e ai crescenti costi di cibo e carburante, nonché al calo dei finanziamenti per i programmi umanitari.