AgenPress – “Ha detto che è stata la parola di Dio a fargli lanciare la bambina. Ci siamo trovati di fronte ad un soggetto che in pieno delirio psicotico. Un delirio iniziato qualche giorno prima, con l’arrivo di un pacco con all’interno un termometro e che aveva portato a preoccuparsi per la figlioletta di soli due anni fino poi a sentire questa voce interiore”.
E’ quanto ha detto l’avvocato Silverio Sica che assieme al collega Tommaso Amabile difende il 40enne Giuseppe D’Auria che ha lanciato dalla finestra la figlia di due anni a Fisciano, all’uscita dall’udienza di convalida dell’arresto in carcere del funzionario dell’Inps indagato per tentato omicidio pluriaggravato dal pm Roberto Lenza della procura di Nocera Inferiore.
La bimba è salva per miracolo. Le sue condizioni di salute sono in miglioramento ma resta ricoverata all’ospedale Santobono di Napoli, per una triplice frattura all’omero, al radio e all’ulna. Il padre questa mattina è comparso dinanzi al gip del Tribunale di Nocera Inferiore (Salerno), Daniela De Nicola ed ha ammesso le proprie responsabilità. I legali hanno chiesto l’attenuazione della misura cautelare ed il ricovero in una struttura psichiatrica.