AgenPress. Intervista a Luciano Violante già presidente della Camera ospite del Caffè della Domenica di Maria Latella su Radio 24.
Governo, Violante: “Stimo Giorgia Meloni”
“Giorgia Meloni è una persona che stimo. L’ho conosciuta ed apprezzata come vicepresidente della Camera. Nonostante la giovane età era molto autorevole e competente”. “Il nuovo governo è un governo di destra diretto da una persona che considero capace, poi si vedrà alla prova dei fatti se terrà fede agli intenti”, ha aggiunto Violante.
Governo, Violante: “Politica estera sarà chiarita da voto su Orban”
“La politica estera del nuovo governo sarà chiarita dal voto di Giorgia Meloni su Viktor Orban”. “Nelle prossime settimane il Consiglio europeo dovrà riunirsi per valutare la mozione approvata dal Parlamento europeo a proposito delle politiche di Orban che negano i diritti fondamentali ai cittadini ungheresi e alle manipolazioni del voto che ci sono state. Come voterà il presidente del consiglio italiano sarà un punto reale per valutare se definirsi europeisti o atlantisti siano sigle o scelte politiche consapevoli” ha aggiunto Violante. “Il ministro degli Esteri Antonio Tajani è una garanzia per l’Unione Europea. Forse bisognerà stare attenti ad alcune dichiarazioni del presidente di Forza Italia ma mi pare che Giorgia Meloni abbia già dichiarato di stare dalla parte dell’atlantismo e del sostegno a Ucraina”.
Governo, Violante: “Magistratura non vada allo scontro con Nordio”
“Spero di non assistere, come accaduto in passato, a scontri tra la magistratura e il neo ministro alla Giustizia Carlo Nordio”. “Conosco bene e apprezzo Nordio, non condivido tutte le sue idee ma questo fa parte di caratteri ed idee diverse che ognuno ha. Non credo che Nordio andrà allo scontro con la magistratura e non credo che a quest’ultima convenga andare ad uno scontro pregiudiziale con il governo”, ha aggiunto Violante.
Violante: “Vedo all’orizzonte intesa PD-M5S”
“Vedo all’orizzonte un’intesa tra il Partito democratico e il Movimento Cinque stelle su azioni comuni da intraprendere come è accaduto per le elezioni delle presidenze di Camera e Senato”. “Spero che le intese ci siano anche sulle politiche e non solo sui nomi delle persone. Prima o poi le opposizioni dovranno fare un percorso comune a meno che non smettano di fare opposizione”, ha aggiunto.