Agenpress – “In questa fase il Pd non deve avere tentazioni egemoniche né l’istinto dell’auto-sufficienza: in tal senso l’operato inclusivo di Nicola Zingaretti è intelligente”.
Lo dice il ministro Dario Franceschini, capo-delegazione del Pd al governo, che intervistato dal Corriere della Sera, parlando anche della situazione di difficoltà del M5S, e ricordando che il risultato “sgombra il campo da un dubbio, e cioè che in Umbria fossero andati male perché si erano coalizzati con noi. Ora hanno corso da soli e l’esito è stato peggiore. È chiaro che il problema non è l’alleanza”.
“I 5 Stelle hanno bisogno di tempo. Tuttavia è necessario costruire un campo di forze riformiste che, per usare un lessico da Prima Repubblica, richiami a una sorta di Arco costituzionale”.
Franceschini vede all’orizzonte il ritorno del bipolarismo Lega-Pd. “L’idea che il bipolarismo sia figlio del maggioritario e che il proporzionale sia il suo nemico, è smentito dalla storia italiana”, e “con l’avvento del maggioritario, al quale pure credemmo convintamente, siamo finiti nella frammentazione, nei ribaltoni, nelle coalizioni disomogenee. In realtà il motore di tutto è l’azione politica. E ritengo che il proporzionale con uno sbarramento al 5% semplificherà ulteriormente il quadro. E porterà a un bipolarismo di fatto Lega-Pd, ognuno con i propri alleati che avranno superato lo sbarramento”.
Riguardo a Salvini “è al suo secondo errore in pochi mesi, e questo fa pensare che ne commetterà altri. Ma non vorrei che da un eccessivo pessimismo passassimo ad un eccessivo ottimismo”.