Mattarella e Draghi replicano a Boone a difesa Meloni: l’Italia sa badare a se stessa nel rispetto della Costituzione

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AgenPress –  “L’Italia sa badare a se stessa nel rispetto della Costituzione e dei valori dell’Unione europea”, ha detto il presidente della Repubblica rispondendo a una domanda di un giornalista che gli chiedeva un commento sulla vigilanza da parte di governi esteri sull’Italia, in vista del nuovo governo di centrodestra guidato dalla leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni in virtù del risultato elettorale.

Dopo l’ennesima polemica scaturita dalla dichiarazione di un esponente del governo francese, la ministra per gli Affari europei Laurence Boone, che aveva annunciato una ‘vigilanza’ sulle prossime mosse del nascituro governo italiano sui diritti civili.

In un’intervista la Boone aveva detto: “Vogliamo lavorare con Roma ma vigileremo su rispetto diritti e libertà”.

Il Presidente della Repubblica, rispondendo a una domanda dei cronisti ad Alba, ha alzato una sorta di muro a difesa dell’autonomia del nostro Paese, e ricordato a tutti che ogni esecutivo ha come paletti ben precisi “la Costituzione e i valori dell’Unione europea”. Paletti che, tra l’altro, vengono verificati dallo stesso Quirinale a ogni provvedimento che deve ricevere la sua firma per la promulga e che quindi non c’è bisogno di nessun altra “vigilanza”.

Non capita spesso che il Presidente respinga al mittente le parole di leader stranieri e proprio per la rarità dei suoi interventi, ognuno di essi ha un forte peso specifico.

Pochi minuti dopo le parole di Mattarella è giunta la rassicurazione del del presidente francese Macron a chiudere quello che rischiava di diventare un nuovo caso diplomatico: “lavoreremo con buona volontà con il nuovo governo italiano” ha detto Macron da Praga.

Anche da Draghi sono giunte parole di difesa del nostro Paese: “Quando c’è un cambio di governo c’è molta curiosità, ma non preoccupazione. C’è rispetto della scelta degli italiani e curiosità di sapere quale sarà l’evoluzione del governo, ma in politica estera la linea dell’Italia dovrebbe essere invariata”.

In mattinata ci aveva pensato Giorgia Meloni a replicare alle parole del ministro francese per gli Affari europei, Laurence Boone: “Voglio sperare che, come spesso accade, la stampa di sinistra abbia travisato le reali dichiarazioni fatte da esponenti di governo stranieri – aveva twittato la leader di FdI e possibile futura premier – e confido che il Governo francese smentisca immediatamente queste parole, che somigliano troppo a una inaccettabile minaccia di ingerenza contro uno Stato sovrano, membro dell’Unione Europea”.

Le parole di Mattarella e Draghi? “Penso che qualunque italiano possa sentirsi rappresentato dalla segnalazione circa il fatto che l’Italia è perfettamente in grado di badare a se stessa senza ingerenze”. Lo dice la leader di Fdi Giorgia Meloni ai  cronisti alla Camera, commentando la presa di posizione del Capo dello Stato Sergio Mattarella e del premier Mario Draghi dopo le  dichiarazioni della ministra francese Laurence Boone.

Sulla vicenda è intervenuto lo stesso presidente francese Emmanuel Macron, con un colpo al cerchio a uno alla botte: “Non è il presidente della Francia che sceglie il presidente del Consiglio italiano. È il frutto del voto popolo italiano e sarà designato secondo la Costituzione italiana dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Lavorerò con la persona indicata che sarà frutto dell’esito delle elezioni e lavorerò con la miglior volontà ma neanche cambierò i miei valori e i miei principi. Finora ho sempre saputo avanzare”, ha detto Macron al termine del Consiglio Europeo informale di Praga.

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