Roma. Ambasciatore Razov esclude escalation nucleare. In Ucraina non c’è stata annessione, solo adesione

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AgenPress – “Non abbiamo intenzione di partecipare all’escalation nucleare. Non vi è alcuna minaccia o ricatto noi abbiamo una dottrina militare sulla deterrenza nucleare dove viene indicato chiaramente dove è possibile utilizzare armi atomiche da parte nostra. Ovvero che possiamo usare armi nucleari se si crea una minaccia diretta al nostro Stato. Tutto il resto sono speculazioni dei partner occidentali e dei media, che sono fonte di disinformazione”.

Lo ha assicurato Sergey Razov, parla a “Porta a Porta”.  “Ogni giorno, per lavoro, sfoglio i principali giornali italiani e le fake news sono la cosa più leggera che si possa dire di quello che spesso viene pubblicato, sui mass media occidentali, compresi quelli italiani, vengono pubblicate cose che una persona normale può leggere e ascoltare solo per condanna di un tribunale o in stato di narcosi”.

“Non c’è stata alcuna annessione, noi la chiamiamo adesione”. Questa la risposta dell’ambasciatore russo a proposito delle regioni ucraine dove si sono svolti i referendum.  Razov ha aggiunto che “secondo le carte Onu è sancito il principio della possibilità di autodeterminazione dei popoli, che hanno votato un referendum democratico, ed il 99% si è espresso per l’adesione”. Inoltre, “per 8 anni sono morte migliaia di persone nel Donbass”.

 

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