Pnrr. Ficht, Meloni vuole rinegoziare parti senza dire quali. Serve per crescere, poco spazio per cambiamenti

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AgenPress – “Le cose stanno procedendo secondo quanto previsto. Lo spiegano fonti della Commissione Ue in merito alle tempistiche di attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza dell’Italia. Le stesse fonti ricordano, a conferma di ciò, come a fine settembre Bruxelles abbia dato luce verde alla seconda tranche di finanziamenti del Netx Generation Ue.

 Il nuovo Governo italiano “erediterà” dall’esecutivo di Mario Draghi “un punto di partenza fiscale più forte di quanto atteso ma spingere la crescita, anche attraverso un efficace dispiegamento dei fondi Next Generation Eu resta centrale per una duratura riduzione del debito”, afferma l’agenzia di rating Fitch che sottolinea come lo spazio per cambiare il Pnrr sia “limitato” e dunque “l’approccio del prossimo Governo a qualsiasi potenziale rinegoziazione sarà importante sia per la crescita che per il sentiment del mercato”.

“La crisi energetica e i limiti della politica fiscale che l’Italia ha di fronte rendono i fondi del Ngeu ancora più importanti per migliorare le prospettive di crescita”, afferma Fitch, che ricorda come la premier in pectore Giorgia Meloni e il suo partito “hanno espresso il desiderio di rinegoziare parti” del Pnrr “senza però dire quali”.

“Pensiamo che sia improbabile che la Commissione europea mostri molta flessibilità sulle riforme strutturali. Questo significa che c’è solo uno stretto percorso per rinegoziare il Pnrr, con il rischio di un confronto pubblico che porti solo a piccoli cambiamenti”.

Lo spazio fiscale per manovrare sarà molto limitato se si vuole che il rapporto debito pubblico e Pil continui a scendere”, sottolinea Fitch, che mette in guardia dal rischio di “avverse reazioni di mercato” nel caso di annuncio di “deficit più alti”.

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