AgenPress – Se l’Europa approverà le misure di contenimento del prezzo del gas alle quali l’Italia sta lavorando, “genericamente chiamate price cap”, per vedere scendere le bollette di luce e gas “credo che nella migliore delle ipotesi ci vorranno due o tre mesi”.
Lo ha detto a Porta a Porta il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani. “Nell’ipotesi che vengano approvate queste misure alle quali stiamo lavorando – ha spiegato il ministro -, queste devono diventare una norma europea. Dodichè gli stati europei la recepiscono e la applicano”.
“Se mettessimo un prezzo al nostro gas, se lo comprerebbero tutti i colleghi europei”, perché “noi siamo interconnessi con mezza Europa. Noi daremmo la differenza agli operatori che l’energia la devono pagare al prezzo sancito dalle borse, e loro usufruirebbero del nostro sforzo per pagare l’energia di meno”.
“La Germania ha dichiarato di mettere 200 miliardi, che nessuno ha ancora visto, per fare delle mitigazioni dei costi – ha spiegato Cingolani -. E’ esattamente quello che abbiamo fatto noi con i 66 miliardi messi negli ultimi dodici mesi. La Spagna ha messo un tetto nazionale al prezzo di gas ed elettricità, ma lo ha fatto perché è un paese energeticamente isolato”.
Per il ministro “nel caso dell’Italia sarebbe difficilissimo” imporre un prezzo nazionale, “sarebbe un suicidio energetico. La Francia ha prima contingentato una parte dell’energia elettronucleare, poi ha aumentato questa quantità moltissimo, e alla fine ha dovuto nazionalizzare l’Edf”.
“Nel caso dell’Italia sarebbe difficilissimo” imporre un prezzo nazionale, “sarebbe un suicidio energetico. Se mettessimo un prezzo al nostro gas, se lo comprerebbero tutti i colleghi europei – ha spiegato il Ministro – Noi siamo interconnessi con mezza Europa. Noi daremmo la differenza agli operatori che l’energia la devono pagare al prezzo sancito dalle borse, e loro usufruirebbero del nostro sforzo per pagare l’energia di meno”.