AgenPress. L’Italia intera accende oggi la lampada della “Pace” ad Assisi presso la tomba di San Francesco. “Non ci arrendiamo alla logica di guerra, – dichiara il presidente della Repubblica Sergio Mattarella – che consuma la ragione e la vita delle persone e spinge a intollerabili crescendo di morti e devastazioni. Che sta rendendo il mondo più povero e rischia di avviarlo verso la distruzione. E allora la richiesta di abbandonare la prepotenza che ha scatenato la guerra. E allora il dialogo. Per interrompere questa spirale”.
“Una cerimonia straordinaria, dal profondo significato simbolico, quella di quest’anno che vede l’accensione della lampada votiva da parte del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella”, sottolinea il presidente dell’Umbria Donatella Tesei: “l’olio che non è offerto come da consuetudine da una Regione italiana, ma dalla Fondazione Opera santi medici in memoria delle vittime del Covid-19 e per ringraziare quanti, come medici, infermieri, operatori sanitari, istituzioni civili e militari, organizzazioni di volontariato, realtà caritative ed ecclesiali, che si sono impegnati per assistere e curare gli ammalati con professionalità e umanità”.
“Le celebrazioni per San Francesco d’Assisi, Patrono d’Italia – dichiara Tesei -, sono dunque occasione per ricordare quanto abbiamo vissuto, ma anche per vivere un momento di riflessione e preghiera in merito agli scontri bellici che si consumano nel cuore dell’Europa, come in altre parti del mondo.
E’ necessario che la diplomazia e il dialogo diventino protagonisti affinché si possano affermare i fondamentali principi del rispetto e dalla Pace tra i popoli, così come ha affermato con forza Papa Francesco nel suo ultimo ed accorato appello a russi ed ucraini per un immediato cessate il fuoco”.
“Se ne esce solo insieme!” – dichiara il cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della Cei per la festa di San Francesco – Le difficoltà non sono affatto finite. Lo vediamo drammaticamente nel mondo e nel nostro Paese. Affidiamo l’Italia all’intercessione del nostro Patrono. Sostenga, in un momento così decisivo, l’amore politico e di servizio alla casa comune, perché nella necessaria diversità tutti concorrano all’interesse nazionale, indispensabile per rafforzare le istituzioni senza le quali nessun piano può essere realizzato e per affrontare delle spine così grandi”.