AgenPress – Funzionari filo russi affermano che i residenti in una delle quattro aree occupate dell’Ucraina hanno votato per unirsi alla Russia nei referendum orchestrati dal Cremlino.
Secondo i funzionari elettorali insediati dalla Russia a Zaporizhzhia, il 93,11% dei voti espressi al voto era a favore dell’annessione. A breve avrebbero dovuto seguire i risultati di altre tre regioni ucraine.
Oltre il 95% dei votanti si sono espressi a favore dell’annessione a Mosca nei referendum tenuti in quattro regioni ucraine, non riconosciuti dalla comunità internazionale. Lo riporta la Tass. Nelle oblasti di Lugansk e Donetsk, nel Donbass, i “sì” hanno raggiunto rispettivamente il 97,77% e il 97,74%, con il 12% dei voti scrutinati. Nelle zone in cui si è votato nella regione di Zaporizhzhia i favorevoli all’unione con la Russia risultano il 96,94% con lo spoglio giunto al 22%, mentre in quella di Kherson sono stati il 97,47% con il 12% delle schede scrutinate.
Il risultato preordinato pone le basi per una nuova pericolosa fase nella guerra di sette mesi della Russia in Ucraina perché dovrebbe servire come pretesto per Mosca per annettere le quattro aree. Potrebbe succedere già venerdì.
I referendum nelle regioni di Luhansk e Kherson e in parti di Donetsk e Zaporizhzhia sono iniziati il 23 settembre, spesso con funzionari armati che si recavano porta a porta per raccogliere voti. Le schede hanno chiesto ai residenti se volevano che le aree fossero incorporate nella Russia.
L’esito del voto “non cambierà nulla” nella condotta militare dell’esercito di Kiev, ha dichiarato il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba in una conferenza stampa con la sua omologa francese Catherine Colonna, in visita a Kiev. “Non cambierà nulla nella nostra politica, nella nostra diplomazia e nella nostra condotta sul campo di battaglia”.