AgenPress – Saman Abbas il 4 febbraio 2021 inviò al fidanzato una chat, acquisita dai carabinieri di Reggio Emilia agli atti dove indica i nomi e i numeri di telefono dei familiari e dei personaggi che a suo dire le avrebbero potuto fare del male, tre mesi prima di sparire nel nulla.
La diciottenne è scomparsa da Novellara (Reggio Emilia) il 30 aprile 2021.
Tra i citati ci sono i cinque rinviati a giudizio per l’omicidio: i genitori, Shabbar Abbas e Nazia Shaheen (latitanti in Pakistan) lo zio Danish Hasnain, i cugini Ikram Ijaz e Nomanhulaq Nomanhulaq, arrestati nei mesi scorsi dopo la fuga all’estero. Oltre a loro, Saman segnalava anche il fratello minore, un altro cugino e un altro zio, che non risultano indagati.
Questi ultimi due sono gli stessi parenti che il fratello, in una conversazione con la madre intercettata dopo il delitto, accusava come istigatori dell’uccisione di Saman.