AgenPress. Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, è intervenuta ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta” condotta da Gianluca Fabi e Emanuela Valente su Radio Cusano Campus.
Sul SSN. “Nel 2019 avevamo etichettato il SSN come un paziente con patologie multiple, con sprechi e inefficienze accumulati a tutti i livelli. Tutto questo in un sistema in cui governo e regioni non vanno così d’accordo. Bisogna partire dal fatto che il SSN stava male prima della pandemia e quando è arrivato quello tsunami abbiamo visto cos’è successo. Dopo la pandemia non è che la sanità sta meglio. I 10 miliardi e mezzo sono serviti a gestire la pandemia, non sono serviti ad una ristrutturazione del SSN. Il personale si è ulteriormente depauperato e fortemente demotivato. Se non prendiamo atto di questi aspetti le chiacchiere stanno a zero. Ci sono a monte azioni di cui la politica deve prendersi la responsabilità”.
Sull’autunno. “Nessuno oggi può fare previsioni su quello che succederà nel prossimo futuro, perché le variabili sono diverse. Il concetto di convivenza col covid significa fare in modo che i sistemi sanitari siano particolarmente reattivi”.
Sulla scuola. “Si poteva fare di più nelle scuole, perché il protocollo finestre aperte farà a botte col protocollo finestre chiuse imposto dalla crisi energetica”