Pandemia, da fine marzo potrebbe non essere più prorogato lo stato di emergenza

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Dal 10 marzo si tornerà a mangiare e a bere nelle sale dei cinema e dei teatri, dove i bar potranno riaprire.

La chiusura era prevista fino al 31 marzo


AgenPress. “Non ci sono ancora prove sufficienti per raccomandare un secondo booster” vaccinale anti-Covid. Sulla quarta dose di vaccino è intervenuta l’Ema, l’Agenzia europea del farmaco: “dobbiamo valutare l’efficacia degli attuali vaccini nel tempo e capire come proseguirà l’ondata di Omicron”.
Dal 10 marzo si tornerà a mangiare e a bere nelle sale dei cinema e dei teatri, dove i bar potranno riaprire. La chiusura era prevista fino al 31 marzo. La Camera ha approvato in via definitiva il decreto Covid che proroga lo stato di emergenza e le norme del super green pass.
Il Governo ha dato parere favorevole a diversi ordini del giorno, in particolare sulla possibilità di valutare un graduale allentamento delle misure legate alla pandemia, come il green pass. Da fine marzo potrebbe non essere piu’ prorogato lo stato di emergenza. Mentre è stato respinto un ordine del giorno che chiedeva l’abolizione del green pass da inizio aprile. Approvato, invece, un ordine del giorno che impegna il Governo ad adottare iniziative per superare l’attuale sistema delle fasce a colori regionali.
Intanto continua la flessione dei nuovi casi. “Un crollo imputabile sia al netto calo dei tamponi” (-27,8%), sia alla ridotta circolazione virale che rimane ancora elevata”, evidenzia il nuovo monitoraggio della Fondazione Gimbe. Diminuisce anche la pressione sulle strutture sanitarie: -14,9% i ricoverati in area medica e -18,7% in terapia intensiva (rispettivamente al 23% e all’11% secondo Agenas) e diminuiscono scendono anche i decessi: -16,2%.
Per quanto riguarda i vaccini sono 5,1 milioni le persone che non hanno ricevuto nemmeno una dose.
In tutte le Regioni ad eccezione della Sardegna, si rileva una riduzione percentuale dei nuovi casi di Covid-19, che va dal -2,3% del Molise al -47,9% della Valle d’Aosta. E scendono da 70 a 14 le Province che hanno un’incidenza superiore ai 1.000 casi di Covid-19 per 100.000 abitanti.
“Alleggeriamo tutti i vincoli pandemici, – afferma il presidente della regione Liguria, Giovanni Toti – ma con prudenza perché non è che gli ospedali siano ancora vuoti. Non voglio essere vessatorio nei confronti di chi non si vaccina: quando potremo permettercelo e i tecnici ci diranno di sì, torniamo alle libertà totali. Siamo una democrazia e certe norme sono sostenibili solamente se giustificate da uno stato di emergenza”.
Sul fronte farmaceutico e vaccini arriva la notizia che è disponibile in Italia la prima opzione farmacologica a base di anticorpi monoclonali per la prevenzione del Covid-19 nei pazienti fragili. Lo comunica la società farmaceutica AstraZeneca, affermando che l’Aifa ha approvato l’utilizzo della combinazione di due anticorpi monoclonali a lunga durata d’azione (tixagevimab e cilgavimab) per prevenire i sintomi del Covid-19, prima dell’esposizione al virus, nelle persone ad alto rischio. La combinazione riduce dell’83% il rischio di malattia in forma sintomatica per almeno sei mesi dopo una sola dose.
Potrebbero arrivare “la prossima settimana” dall’Agenzia europea del farmaco i responsi sia sulla pillola anti-Covid molnupiravir di Merck (Msd fuori da Usa e Canada), già in uso in Italia, sia sull’eventuale approvazione del vaccino anti-Covid Spikevax* di Moderna per i bambini di 6-11 anni.
L’Ema sta raccogliendo “ulteriori evidenze” sull’efficacia dei trattamenti e dei vaccini sulla sottovariante BA.2 di Omicron, altamente trasmissibile. Per ora “i vaccini sembrano proteggere da questa sottovariante come fanno contro Omicron”.
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