Di Battista: “Assange è un nome scomodo da pronunciare. Soprattutto in campagna elettorale”

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AgenPress. Julian Assange ancora non è morto anche se alcuni lo vorrebbero e tanti, per pavidità, lo trattano come se lo fosse. La sua storia non riguarda più soltanto lui.

Il suo destino è indissolubilmente legato al destino del mondo. A quello della pace. A quello dei diritti. A quello della libertà di informazione. Assange è un nome scomodo da pronunciare. Soprattutto in campagna elettorale.

Un po’ come quello dei giornalisti assassinati dall’esercito israeliano in Palestina. Ricordatevi sempre chi ha coraggio e chi no. Chi parla chiaro e chi sottovoce. Chi prende posizione e chi soltanto poltrone!

Lo dichiara Alessandro Di Battista sul suo profilo Fb.

 

 

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