VA MODIFICATA LA STRATEGIA INVESTIGATIVA
AgenPress. “Sono stati sequestrati beni per un milione di euro all’uomo di Matteo Messina Denaro che teneva i rapporti con Cosa Nostra americana, Francesco Domingo. Ma il successo di questa operazione non deve farci cadere nell’errore di considerare la mafia attuale con i canoni classici relativi ai superlatitanti”.
A parlare è Maricetta Tirrito, portavoce del Co.G.I. (il Comitato dei collaboratori di Giustizia).
“Sia chiaro, i boss vanno perseguiti, i simboli della criminalità devono essere colpiti e i loro patrimoni bloccati, ma sarebbe sbagliato pensare solo in funzione degli equilibri che il giudice Falcone aveva ben definito, ossia il rapporto tra mafia, potere e flusso economico. Oggi la mafia è cambiata, e presenta nuove figure e nuovi asset 3.0, lontani dalla logica della sopraffazione territoriale degli anni passati, gestita e coordinata dai Messina Denaro, dai Riina, dai Provenzano.
Oggi la mafia usa nuovi mezzi di comunicazione, investe sui social, utilizza il web, veicola i propri messaggi attraverso i neomelodici e, oggi come allora, riesce con metodi diversi a far penetrare nella società – stavolta in una società globalizzata – i principi mafiosi, il disprezzo delle istituzioni, l’invito all’illegalità come modello.
C’è un’azione di riconquista del tessuto sociale che è profondamente diversa dal passato e in fase largamente avanzata. Non fermarsi dunque ai fantasmi del passato diventa un imperativo categorico per una nuova e più efficace lotta alla criminalità”.