AgenPress – Il virus del vaiolo delle scimmie umano si sta diffondendo in Europa e negli Stati Uniti tra le persone che non hanno viaggiato in aree endemiche.
Il 23 luglio 2022, il vaiolo delle scimmie è stato dichiarato un’emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale dal direttore generale dell’OMS Tedros Adhanom Ghebreyesus.
La trasmissione da uomo a uomo del virus del vaiolo delle scimmie avviene solitamente attraverso uno stretto contatto con le lesioni, i fluidi corporei e le goccioline respiratorie di persone o animali infetti.
La possibilità di trasmissione sessuale è allo studio, poiché l’attuale focolaio sembra essere concentrato negli uomini che hanno rapporti sessuali con uomini ed è stato associato a lesioni anali e genitali impreviste.
Non è noto se cani e gatti domestici possano essere un vettore per il virus del vaiolo delle scimmie. Qui descriviamo il primo caso di un cane con infezione confermata da virus del vaiolo delle scimmie che potrebbe essere stata acquisita attraverso la trasmissione umana.
Due uomini che hanno rapporti sessuali con uomini hanno frequentato l’ospedale Pitié-Salpêtrière, Parigi, Francia, il 10 giugno 2022.
Un uomo (indicato come paziente 1) è latino, di 44 anni, e vive con l’HIV con cariche virali non rilevabili sugli antiretrovirali; il secondo uomo (paziente 2) è bianco, di 27 anni, e sieronegativo. Gli uomini sono partner non esclusivi che vivono nella stessa famiglia.
Gli uomini avevano presentato un’ulcerazione anale 6 giorni dopo il rapporto sessuale con altri partner. Nel paziente 1, l’ulcerazione anale è stata seguita da un’eruzione vescicolo-pustolosa sul viso, sulle orecchie e sulle gambe; nel paziente 2, sulle gambe e sulla schiena. In entrambi i casi, l’eruzione cutanea è stata associata ad astenia, mal di testa e febbre 4 giorni dopo.
12 giorni dopo l’esordio dei sintomi, il loro levriero italiano maschio, di 4 anni e senza precedenti disturbi medici, presentava lesioni mucocutanee, comprese pustole addominali e una sottile ulcerazione anale. Il cane è risultato positivo al virus del vaiolo delle scimmie, che ha comportato raschiare lesioni cutanee e tamponare l’ano e la cavità orale.
Considerato il suo quadro di salute e i risultati del test, i ricercatori ipotizzano “una vera malattia del cane, non una semplice presenza del virus dovuta al contatto stretto con gli umani o alla trasmissione per via aerea. I nostri risultati – concludono gli esperti – dovrebbero stimolare il dibattito sulla necessità di isolare gli animali domestici dagli individui positivi al virus del vaiolo delle scimmie”.