AgenPress – “Avrei voluto ricandidare tutti i parlamentari uscenti. ma era impossibile, per la riforma del taglio dei parlamentari ma anche per esigenza di rinnovamento. Ho chiesto personalmente sacrifici ad alcuni. Mi è pesato tantissimo. Ma non ho fatto le liste tutto da solo, come quattro anni fa. Potevo imporre i miei ma ho cercato di comporre un equilibrio, perché il partito è comunità”.
L’annuncio del segretario dem Enrico Letta, che è candidato come capolista alla Camera in Lombardia e Veneto. Le new entry, insomma, sono dettate dalle recenti alleanze: bisogna dare due seggi a testa a Psi e Demos, quattro ad Art. 1 (Speranza, Scotto, in Campania, Fornaro in Piemonte, Stumpo in Calabria). Due collegi blindati vanno a +Europa, uno per Di Maio, due a Verdi-SI (Bonelli-Fratoianni).
L’economista Carlo Cottarelli, candidato con +Europa, sarà capolista al Senato a Milano. Il virologo Andrea Crisanti capolista nella circoscrizione Europa, cioè nella circoscrizione degli Italiani all’estero. Oltre a questi due nomi della “società civile”, sono stati candidati – in collegi sicuri e posizioni eleggibili – anche cinque under 35, che saranno il fiore all’occhiello del segretario dem: Caterina Cerroni (Lazio), Michele Fina (Lombardia), Paolo Romano (Lombardia), Marco Sarracino (Campania), Rachele Scarpa (Veneto). In “quota Letta” anche Schlien, Berruto e Nicita.
Tra gli esclusi dalle liste del Pd ci sarebbe anche Luca Lotti, che non compare nelle liste dei candidati che correranno nei collegi per elezioni del 25 settembre. Monica Cirinnà ha invece annunciato che rifiuterà la candidatura: “La mia avventura parlamentare finisce qui, domani comunicherò la mia non accettazione. Mi hanno proposto un collegio elettorale perdente in due sondaggi, sono territori inidonei ai miei temi e con un forte radicamento della destra. Evidentemente per il Pd si può andare in Parlamento senza di me, è una scelta legittima. Resto nel partito, sono una donna di sinistra ma per fortuna ho altri lavori”, ha detto la senatrice.