Agenpress – La realtà virtuale aiuta le cure, riducendo gli effetti collaterali della chemioterapia (nausea, vomito, fatica etc), diminuendo ansia e umore negativo delle pazienti. È il risultato di uno studio sul Journal of Cellular Physiology, condotto tra Università di Siena, La Sapienza di Roma, Sbarro Health Research Organization di Philadelphia e Istituto Nazionale Tumori Pascale di Napoli.
Antonio Giordano, docente dell’Università di Siena e direttore dello Sbarro, spiega come “a causa degli effetti avversi le donne in cura per tumore del seno chiedono una riduzione delle dosi di chemioterapia o l’interruzione del trattamento nel 7-10% dei casi la realtà virtuale, contrastando gli effetti avversi, di fatto, potrebbe aumentare la sopravvivenza delle pazienti”.
Le donne che sperimentano la realtà virtuale durante la chemio reagiscono meglio: manifestano meno effetti avversi, la loro qualità di vita migliora, aumentando l’aderenza terapeutica; studi mostrano che un miglioramento dell’aderenza terapeutica si traduce in aumenti di sopravvivenza di 18 mesi in media senza recidive.
“A causa degli effetti avversi le donne in cura per tumore del seno chiedono una riduzione delle dosi di chemioterapia o l’interruzione del trattamento nel 7-10% dei casi la realtà virtuale, contrastando gli effetti avversi, di fatto, potrebbe aumentare la sopravvivenza delle pazienti”, spiega Andrea Chirico della Sapienza di Roma. “Pensiamo che la realtà virtuale agisca stimolando la produzione di molecole del benessere quali le endorfine”.
Nel lavoro 94 pazienti in cura presso il Pascale sono state suddivise in tre gruppi: alcune durante la chemio indossavano visori per ritrovarsi in un’isola deserta a nuotare, guardare animali, passeggiare nella foresta, altre ascoltavano musica, altre facevano la chemio e basta. I clinici hanno misurato con test ad hoc lo stress e l’umore delle donne prima e dopo la chemio.