AgenPress – “Per Azione, la situazione più conveniente era andare da doli, ma avrebbe determinato la vittoria della destra a tavolino, senza partita. Non me la sono sentita, però ho chiesto condizioni molto stringenti a Enrico Letta, una lista precisa dell’Agenda Draghi, e che neanche un voto di Azione andasse a Di Maio o Fratoianni”.
Così Carlo Calenda, ribadendo di non essere disposto compromessi per ricomporre il dialogo con Si e Ev e spiegando che “è un patto elettorale con due leadership, quella mia e quella di Letta, distinte. Se non c’è chiarezza su cosa vogliamo fare non si va da nessuna parte. L’Agenda Draghi per noi è un perno irrinunciabile”.
Su twitter scrive: “Reitero. Agenda Draghi non si tocca. Termovalorizzatori, Rigassificatori, rinnovabili senza veti, revisione del rdc, NATO, supporto all’Ucraina e revisione bonus 110%. Decidete serenamente. Giusto non prendere in giro gli elettori, vostri, nostri e del PD”.