AgenPress – “A me dispiace vedere due care amiche come Mariastella Gelmini e Mara Carfagna fare quella scelta. Auguri per il loro percorso politico, dopodiché due persone che fino a ieri erano considerate delle poco di buono, frequentatrici dei salotti e dei festini di Arcore oggi sono due nobildonne e due grandi statiste che salvano il mondo e l’Europa dalla cattiva destra sovranista. Spero che anche Toti non voglia fare questo percorso, si ricordi da dove proviene e con chi governa e chi lo ha difeso quando veniva attaccato”.
Lo afferma il presidente della regione Abruzzo Marco Marsilio a Skytg24 a proposito dell’adesione di Mara Carfagna e Mariastella Gelmini al Azione e delle scelte che Toti annuncerà la prossima settimana in merito alle alleanze.
Parole che hanno suscitato solidarietà da più partiti a Carfagna e Gelmini, e condanna a Marsilio.
“Le offese del governatore della Regione Abruzzo di Fratelli d’Italia Marco Marsilio sono inaccettabili e indecenti, Giorgia Meloni si scusi immediatamente e prenda le distanze. Solidarietà a Mariastella Gelmini e Mara Carfagna”, ha detto il ministro degli esteri, Luigi Di Maio.
“Sono basita per le parole offensive pronunciate da Marco Marsilio nei confronti di Gelmini e Carfagna a cui va la mia piena solidarietà. Parole che confermano tristemente l’opinione che la destra ha delle donne”, ha detto la capogruppo del Pd al Senato, Simona Malpezzi.
“Marco Marsilio, un “uomo”, anche presidente di Regione, che si esprime come Lei si e’ espresso nei confronti di Carfagna e Gelmini, peraltro ministri di governo in carica, dimostra di essere un piccolo troglodita. Mi spiace per la Regione Abruzzo. Meriterebbe molto di meglio”, afferma il leader di Azione Carlo Calenda.
“Parole vergognose, che hanno sorpassato abbondantemente tutti i limiti quelle del Presidente dell’Abruzzo Marsilio. Offendono due Ministre Mara Carfagna e Mariastella Gelmini, a cui esprimo vicinanza, e tutte le donne. Intollerabile ancor di più che a pronunciarle sia un rappresentante delle istituzioni”, scrive sui social il Presidente di IV e Vice presidente della Camera Ettore Rosato.
Il diretto interessato replica affermando che “denuncerò sempre l’ipocrisia e il doppiopesismo della sinistra che per decenni ha massacrato mediaticamente queste persone e che oggi esprime loro una solidarietà pelosa e interessata solo per fare polemiche strumentali; uno in particolare, Calenda, è il primo che deve stare zitto perché non più tardi di tre anni fa attaccava violentemente Mara Carfagna sul piano personale”.
“Gli sgangherati e violenti attacchi della sinistra – spiega – mi hanno stufato. Non permetto di mistificare le mie parole e di inventare casi nella vecchia e tradizionale tattica propagandisica della scuola comunista.
Con Mara Carfagna ho avuto modo di chiarire personalmente le mie parole. Ho detto e lo ripeto – sottolinea – che per molti anni tutte le donne che gravitavano intorno a Berlusconi sono state oggetto di insulti sessisti, denigrazioni, allusioni pesanti rispetto a pratiche sessuali, se non genericamente considerate dalle femministe militanti e progressiste come schiave della cultura maschilista”.
“Sono pronto a querelare chiunque continui ad offendermi imputandomi offese e insulti personali che non ho fatto – conclude – perché non mi appartengono. Semmai in 30 anni di impegno politico da quelle offese e da quegli insulti ho difeso esattamente queste persone che oggi mi accusano di attaccare.”