Papa in Canada: “Non c’è bisogno di chiedersi come proseguire le guerre, ma come fermarle”

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AgenPress. “Oggi, di fronte all’insensata follia della guerra, abbiamo nuovamente bisogno di lenire gli estremismi della contrapposizione e di curare le ferite dell’odio”.

Ne è convinto il Papa, che nel suo primo discorso in Québec, pronunciato ieri durante l’incontro con le autorità civili, i rappresentanti delle popolazioni indigene e il Corpo diplomatico, ha preso in prestito le parole di “una testimone di tragiche violenze passate”, Edith Bruck: “La pace ha un suo segreto: non odiare mai nessuno. Se si vuole vivere non si deve mai odiare”.

“Non abbiamo bisogno di dividere il mondo in amici e nemici, di prendere le distanze e riarmarci fino ai denti: non saranno la corsa agli armamenti e le strategie di deterrenza a portare pace e sicurezza”, il monito di Francesco: “Non c’è bisogno di chiedersi come proseguire le guerre, ma come fermarle. E di impedire che i popoli siano tenuti nuovamente in ostaggio dalla morsa di spaventose guerre fredde allargate. C’è bisogno di politiche creative e lungimiranti, che sappiano uscire dagli schemi delle parti per dare risposte alle sfide globali”.

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