Quale sarà il futuro di Windows?

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Il prossimo 24 giugno Microsoft ha in programma un evento pubblico speciale che, con tutta pro­babilità, segnerà il debutto ufficiale della nuova versione di Windows, finora indicata con il nome in codice Sun Valley. Negli ultimi anni il programma di build preliminari pubbliche Windows Insider ha reso il ciclo di sviluppo del sistema operativo Microsoft molto più aperto e visibile rispetto al passato, e infatti ancor prima della presentazione ufficiale si sa già molto sulle novità in cantiere. Il nuovo aggiornamento dovrebbe infatti portare con sé una profonda rivisitazione dell’aspetto dell’interfaccia utente, con un nuovo menu Start, una riorganizzazione complessiva di molti elementi, la sostituzione di un buon numero di icone e glifi e l’introduzione degli angoli arrotondati che sanciscono, una volta per tutte l’abbandono dell’impostazione ultra lineare ereditata dall’epoca di Windows 8.

Di Sun Valley si parla ormai da tempo: i piani originari di Microsoft prevedevano il passaggio al nuovo ambiente già all’inizio del 2021, ma lo sviluppo è stato rallentato, non sappiamo se per colpa della pandemia o di qualche problema emerso durante le fasi di beta testing, e ora il debutto della nuova interfaccia è atteso (si suppone) con il secondo feature update annuale di Windows 10, la versione 21H2 prevista per il prossimo autunno. Negli ultimi giorni sono però emersi alcuni dettagli che suggeriscono uno scenario diverso: analizzando documenti interni dell’azienda e alcuni indizi disseminati nei punti più improbabili (per esempio una modifica alla documentazione di un progetto Microsoft ospitato su GitHub) sembra emergere che Sun Valley non sia considerata semplicemente come l’ultimo aggiornamento di Windows 10, ma invece si tratti di una versione separata, erede del progetto Windows 10X più volte annunciato e poi accantonato.

Rimane quindi un grosso interrogativo sul reale posizionamento di questa nuova release: sarà un aggiornamento di Windows 10, un sistema operativo alternativo destinato a convivere con quello attuale oppure sarà un vero e proprio successore, il fantomatico Windows 11 che Microsoft ha più volte negato di voler realizzare? Alcuni esegeti dell’azienda di Redmond sembrano propendere proprio per quest’ultimo scenario, ritenendo indicativi dettagli come la forma del fascio di luce proiettato dal logo di Windows nell’immagine ufficiale che ha accompagnato l’annuncio dell’evento, o la scelta dell’orario di inizio (le 11 del mattino, nel fuso orario della costa atlantica degli Usa).

Che non si tratti di un normale feature update (negli ultimi tempi la loro portata innovativa e diventata sempre più scarsa) sembra comunque assodato, sia per la scelta di presentare il progetto con un evento dedicato, sia per alcune dichiarazioni del CEO dell’azienda, Satya Nadella, che ha definito Sun Valley come “uno degli aggiornamenti più significativi dell’ultimo decennio”.

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