Agenpress – Oggi l’Istat ha comunicato il dato dell’inflazione media del 2019, pari a +0,6%.
“Ottima notizia. Il 2019 si chiude con un’inflazione dimezzata sia rispetto al 2018 che al 2017, anche se certo superiore al 2015, in deflazione con -0,1%. Grazie al raffreddamento dei prezzi si è salvaguardato il potere d’acquisto delle famiglie” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Per una coppia con due figli, la famiglia tradizionale di una volta, l’inflazione media a +0,6% significa avere avuto nel 2019 una maggior spesa di 193 euro, 131 euro per i beni ad alta frequenza di acquisto e 73 euro per il carrello della spesa, ossia per gli acquisti quotidiani. Per una coppia con 1 figlio, la tipologia di nucleo familiare ora più diffusa in Italia, l’aumento del costo della vita dello scorso anno è stato pari a 180 euro, 145 euro per una famiglia tipo, 77 per un pensionato con più di 65 anni, 120 euro per un single con meno di 35 anni” prosegue Dona.
“Rispetto alle divisioni di spesa, considerando la famiglia media, il record dei rincari, spetta ad abitazione, acqua, elettricità e combustibili con 49 euro, seguita dai Prodotti alimentari e bevande analcoliche con 44 euro. In terza posizione Altri beni e servizi con 38 euro” conclude Dona.
Rese noti solo oggi anche i dati dell’inflazione di dicembre delle regioni e dei capoluoghi di regione e comuni con più di 150 mila abitanti, in base ai quali l’Unione Nazionale Consumatori ha stilato l’ormai tradizionale classifica delle città e delle regioni più care d’Italia, in termini di aumento del costo della vita, non solo rispetto all’inesistente famiglia tipo, da 2,3 componenti, ma anche per la famiglia di 3 persone, la tipologia di nucleo familiare ora più diffusa in Italia.
Secondo lo studio dell’associazione, in testa alla classifica delle città con più di 150 mila abitanti più care in termini di rincari, si conferma Bolzano che, con un’inflazione dell’1,4%, ha la maggior spesa aggiuntiva annua, equivalente, per una famiglia di 3 persone, a 486 euro (422 per una famiglia tipo). Al secondo posto Bari, dove il rialzo dei prezzi dell’1,2% determina un aggravio annuo di spesa, per la famiglia di 3 componenti, pari a 309 euro (250 per la famiglia tipo), terza Trento, dove l’inflazione a +0,9%, comporta una spesa supplementare pari a 265 euro (221 per una famiglia tipo).
La città più conveniente, addirittura in deflazione, è Bologna, dove l’abbassamento dei prezzi dello 0,2% genera un risparmio annuo di 74 euro per una famiglia di 3 persone (57 per una famiglia tipo). Al secondo posto Ancona e Potenza con una variazione nulla dei prezzi e, quindi, del costo della vita.
In testa alla classifica delle regioni più costose in termini di maggior spesa, svetta il Trentino, che, con un’inflazione a +1,2%, registra, per una famiglia di 3 componenti, una batosta pari a 375 euro su base annua (317 euro per famiglia tipo). Segue la Liguria, dove l’incremento dei prezzi pari allo 0,7%, implica un’impennata del costo della vita pari a 212 euro (161 per fam. tipo), terza la Puglia, dove per via dell’inflazione a +0,8%, si ha un salasso annuo di 196 euro (156 per fam. tipo).
Tabella n. 1: spesa aggiuntiva 2019 per tipologia familiare e divisioni di spesa (valori in euro)
DIVISIONI DI SPESA | Famiglia media Istat | Coppia con 2 figli | Coppia con 1 figlio | Single con più di 65 anni | Single con meno di 35 anni | Inflazione MEDIA 2019 |
Prodotti alimentari e bevande analcoliche | 44,32 | 60,94 | 53,38 | 28,34 | 24,44 | 0,8 |
Bevande alcoliche e tabacchi | 12,29 | 15,61 | 14,88 | 5,20 | 10,44 | 2,2 |
Abbigliamento e calzature | 4,28 | 7,15 | 6,06 | 1,51 | 3,10 | 0,3 |
Abitazione, acqua, elettricità e combustibili | 48,91 | 52,96 | 53,36 | 38,45 | 48,98 | 1,3 |
Mobili, articoli e servizi per la casa | 0,00 | 0,00 | 0,00 | 0,00 | 0,00 | 0 |
Servizi sanitari e spese per la salute | 7,24 | 8,03 | 7,89 | 6,30 | 2,49 | 0,5 |
Trasporti | 28,07 | 44,71 | 39,54 | 6,99 | 25,48 | 0,8 |
Comunicazioni | -57,34 | -80,15 | -69,49 | -34,35 | -44,76 | -7,7 |
Ricreazione, spettacoli e cultura | -1,53 | -2,41 | -1,98 | -0,65 | -1,07 | -0,1 |
Istruzione | 0,77 | 2,19 | 1,12 | 0,00 | 0,59 | 0,4 |
Servizi ricettivi e di ristorazione | 20,34 | 31,16 | 27,63 | 6,36 | 25,88 | 1,3 |
Altri beni e servizi | 37,56 | 52,51 | 48,06 | 18,60 | 24,72 | 1,7 |
TOTALE RINCARO ANNUO (*) | 145 | 193 | 180 | 77 | 120 | 0,6 |
Rincaro prodotti ALTA FREQUENZA (*) | 96 | 131 | 118 | 51 | 76 | 0,8 |
Rincaro CARRELLO DELLA SPESA (*) | 53 | 73 | 64 | 32 | 31 | 0,6 |
Fonte: Unione Nazionale Consumatori su dati Istat
(*) Totali arrotondati
Tabella n. 2: Podio delle città PIÙ care (capoluoghi di regione e comuni con più di 150 mila abitanti), in termini di spesa aggiuntiva annua (in ordine decrescente di spesa)
N | Città | Rincaro annuo per la famiglia di 3 persone | Rincaro annuo per la famiglia tipo (da 2,3 componenti) | Inflazione annua di dicembre |
1 | Bolzano | 486 | 422 | 1,4 |
2 | Bari | 309 | 250 | 1,2 |
3 | Trento | 265 | 221 | 0,9 |
Fonte: Unione Nazionale Consumatori su dati Istat
Tabella n. 3: Podio delle città MENO care (capoluoghi di regione e comuni con più di 150 mila abitanti), in termini di spesa aggiuntiva annua (in ordine decrescente di spesa)
N | Città | Rincaro annuo per la famiglia di 3 persone | Rincaro annuo per la famiglia tipo (2,3 componenti) | Inflazione annua di dicembre |
1 | Bologna | -74 | -57 | -0,2 |
2 | Ancona | 0 | 0 | 0 |
2 | Potenza | 0 | 0 | 0 |
3 | Venezia | 34 | 26 | 0,1 |
Fonte: Unione Nazionale Consumatori su dati Istat
Tabella n. 4: Podio delle regioni più care, in termini di spesa aggiuntiva annua (in ordine decrescente di spesa per famiglia da 3 componenti)
N | Regioni | Rincaro annuo per la famiglia di 3 persone | Rincaro annuo per la famiglia tipo (2,3 componenti) | Inflazione annua di dicembre |
1 | Trentino Alto Adige | 375 | 317 | 1,2 |
2 | Liguria | 212 | 161 | 0,7 |
3 | Puglia | 196 | 156 | 0,8 |
4 | Abruzzo | 192 | 164 | 0,8 |
Fonte: Unione Nazionale Consumatori su dati Istat