AgenPress – Abbiamo perdite significative di truppe ed è un’enorme tragedia per noi”, ha ammesso Dmitry Peskov a Sky News, aggiungendo che il motivo del ritiro della Russia dalle regioni di Kiev e Chernihiv è stato “un atto di buona volontà durante i negoziati tra le delegazioni ucraina e russa”.
Alla domanda se il ritiro delle truppe russe da Kiev e dalla sua regione potesse essere visto come “un’umiliazione” per il Cremlino, Peskov ha detto che usare quelle parole sarebbe “una comprensione sbagliata della situazione”.
Nell’intervista, Peskov ha ripetuto le ragioni della Russia per quella che descrive come una “operazione militare speciale”, dicendo che l’Ucraina era diventata “anti-russa” e che la Russia era “davvero nervosa” poiché la Nato aveva “iniziato a muoversi verso i nostri confini”.
La Russia ha precedentemente affermato che 1.351 soldati sono stati uccisi. L’intero bilancio delle vittime non è noto, ma un funzionario della Nato è stato citato dai media statunitensi dicendo tra 7.000 e 15.000 e ci sono stime simili negli Stati Uniti.