AgenPress – Immagini scioccanti che mostrano i corpi di civili sparsi per le strade di Bucha, un sobborgo della capitale ucraina Kiev, hanno suscitato orrore globale negli ultimi giorni e hanno sollevato l’urgenza delle indagini in corso su presunti crimini di guerra russi. Ma una narrativa completamente diversa si sta svolgendo sui media statali cinesi.
Lì, i resoconti dei media nazionali sulle vittime civili a Bucha si sono affrettati a sottolineare la confutazione russa, con due importanti servizi televisivi dell’emittente nazionale CCTV questa settimana che hanno evidenziato affermazioni infondate da Mosca secondo cui la situazione è stata messa in scena dopo che le forze russe si sono ritirate dall’area.
In un rapporto, una didascalia che cita la Russia con le parole “Gli ucraini hanno diretto un bello spettacolo”, lampeggia su filmati molto sfocati della città ucraina.
Le accuse di crimini di guerra alzano la posta in gioco per la posizione della Cina. L’apparente potenziamento della propaganda russa da parte di Pechino è coerente con la sua posizione dall’inizio dell’invasione, poiché si rifiuta di condannare la Russia – in patria o nella sua diplomazia – anche se il bilancio delle vittime civili cresce.
Invece, Pechino ha cercato di presentarsi come un attore neutrale, chiedendo la pace mentre incolpava la situazione degli Stati Uniti.
Questo è stato mostrato in un editoriale pubblicato sul tabloid nazionalista Global Times, che sembrava mettere in dubbio la veridicità di quello che chiamava, tra virgolette, “l’incidente Bucha” e assolvere la Russia dalle responsabilità.
“È deplorevole che dopo la denuncia dell’incidente di Bucha, gli Stati Uniti, gli iniziatori della crisi ucraina, non abbiano mostrato alcun segno di sollecitare la pace e promuovere i colloqui, ma siano pronti ad esacerbare le tensioni Russia-Ucraina”, il editoriale ha detto.
“Non importa come sia avvenuto l’incidente di Bucha, nessuno può negare almeno una cosa: la guerra stessa è il principale colpevole del disastro umanitario”.
Le crescenti tensioni con gli Stati Uniti hanno avvicinato Mosca e Pechino negli ultimi anni, con il presidente russo Vladimir Putin e il presidente cinese Xi Jinping che hanno dichiarato che la partnership dei loro paesi “non ha limiti” poche settimane prima dell’invasione della Russia.