AgenPress. “Questa drammatica guerra, con la sistematica negazione dei più elementari diritti umani, esige una riflessione seria sugli Organismi sovranazionali, sia che si tratti di Ue che di Onu.
Zelensky, intervenendo all’assemblea delle Nazioni unite, ha posto un interrogativo di portata storica. Ha ancora senso il diritto di veto dei Paesi fondatori dell’Onu oppure l’evoluzione politica ha creato l’urgente necessità di rivalutare principi e prassi della sua possibilità di intervenire nei diversi scenari di pace e di guerra?
Questo intervento obbliga ogni paese a interrogare la propria coscienza nazionale, il proprio assetto democratico e l’indispensabile realismo politico. Finora siamo vissuti nel solco di una cultura che ha cercato, senza mai riuscirci del tutto, di fare i conti con le ideologie del XX secolo.
Abbiamo ormai preso atto che quelle ideologie sono del tutto tramontate, che serve un nuovo approccio tecnologico-ambientale che tenga conto delle reciproche potenzialità con i rischi connessi e siamo davanti all’ennesima trasmigrazione di popoli che non riusciamo a gestire. Un cambiamento multidimensionale è in atto, al di là delle nostre intenzioni”.
Lo afferma in una nota Paola Binetti, senatrice dell’Udc e responsabile dell’Ufficio Pari Opportunità del partito.