Ucraina. Calenda, se non fermiamo Putin oggi, dovremmo farlo con altri mezzi ed in altre aree

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AgenPress – “Putin ha chiarito che andrà avanti finché i suoi obiettivi strategici non saranno raggiunti, costi quel che costi. Dopodiché bisognerà vedere le conseguenze di quanto sta accadendo per lui, sia in termini di rischio di default russo, che è ormai praticamente certo al cento per cento, determinando una situazione di crisi finanziaria, sia perché gli ucraini si stanno battendo molto bene, e dunque, le perdite per Putin sono molto superiori rispetto al previsto”.

Lo ha detto Carlo Calenda, leader di Azione, parlando con i giornalisti a margine di un’iniziativa a Reggio Calabria.

“Dal vertice di oggi in Turchia tra i Ministri degli Esteri di Ucraìna e Russia non mi aspettavo niente di diverso.

“Se non fermiamo oggi Putin per l’invasione dell’Ucraina, il rischio è che poi dovremo fermarlo con altri mezzi ed in altre aree. Quanto sta accadendo, comunque, è frutto anche della debole risposta occidentale all’annessione della Crimea. Perché quando i dittatori capiscono che possono andare avanti senza difficoltà, diventano sempre più un problema per tutti”.

 

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