AgenPress – Gli autobus hanno trasportato i civili fuori da una città ucraina assediata martedì e rifornimenti verso un’altra, mentre i funzionari cercavano di allontanare le persone dall’assalto russo e alleviare la terribile situazione umanitaria per coloro che erano ancora bloccati. Ma le notizie di nuovi attacchi russi hanno minacciato di far fallire nuovamente quegli sforzi.
Il portavoce del ministero degli Esteri ucraino Oleg Nikolenko ha detto che le forze russe stanno attaccando il corridoio umanitario tra la città e Zaporizhzhia, 225 km (139 miglia) a nord-est.
Otto camion e 30 autobus sono in viaggio per fornire aiuti umanitari alla città e per evacuare i civili a Zaporizhzhia, ha detto.
I civili vivono lì senza acqua corrente né elettricità da quasi una settimana e il cibo sta finendo.
Il 13° giorno dell’invasione, la peggiore crisi di rifugiati in Europa dalla seconda guerra mondiale è diventata ancora più grave, con funzionari delle Nazioni Unite che hanno riferito che 2 milioni di persone sono ormai fuggite dall’Ucraina.
Anziani e bambini che camminano sotto una fitta nevicata, in fila, aiutando chi fatica a camminare. Sono le immagini, diffuse dal Guardian, dell’evacuazione da Irpin, il sobborgo di Kiev divenuto drammaticamente noto per la famiglia uccisa ieri dai colpi russi mentre, trolley alla mano, cercava di andare via.
Le foto mostrano un’anziana aiutata dai militari ucraini a camminare e ancora una colonna di persone in fila indiana che avanzano lungo in un sentiero in una zona boscosa ricoperta di neve, trascinando valigie e zaini, alcuni seguiti dai loro cani. Lo scatto che colpisce di più è quello che ritrae un uomo che spinge una sedia a rotelle, con sopra una persona coperta all’inverosimile tanto che non si capisce se si tratta di un uomo o di una donna.
Le richieste di modi per evacuare in sicurezza i civili sono aumentate insieme all’intensificarsi dei bombardamenti da parte delle forze russe, che hanno fatto progressi significativi nell’Ucraina meridionale ma si sono bloccate in alcune altre regioni. Gli sforzi per mettere in atto il cessate il fuoco lungo i corridoi umanitari sono ripetutamente falliti a causa dei bombardamenti russi.
Dall’inizio dell’invasione, l’ufficio per i diritti umani delle Nazioni Unite ha registrato più di 400 morti tra i civili, che ha affermato che il numero reale è molto più alto.