AgenPress -Tre giorni di permesso retribuito in occasione della nascita di un figlio. A concederli ai dipendenti vaticani è il Papa, con un apposito rescritto firmato dal cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin.
”I tre giorni di permesso, da intendersi come giorni lavorativi, possono essere usufruiti in via continuativa e/o frazionati per giornate intere e non a ore, entro e non oltre i trenta giorni dal verificarsi dell’evento, pena la decadenza del diritto”, si legge nel rescritto, in vigore da oggi.
“Al padre lavoratore dipendente spetta, per i tre giorni di permesso, un trattamento economico pari al 100% della retribuzione, computati a tutti gli effetti correlati con l’anzianità di servizio”.
“Il padre lavoratore è tenuto a comunicare in forma scritta, all’Amministrazione di appartenenza, i giorni in cui intende fruire del permesso, quando possibile con un anticipo di almeno 8 giorni”.
“Se richiesto in concomitanza della nascita, il preavviso si calcolerà dalla data presunta dell’evento. Qualora il parto avvenga in data anticipata rispetto a quella presunta il padre è esonerato dal rispetto del termine di preavviso”. Il permesso di paternità, dispone il Papa, “si applica anche al padre adottivo o affidatario”.