Gianfranco Rotondi: “Dopo Verde è Popolare, nasce la Balena Verde”

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AgenPress. Gianfranco Rotondi, vice capo gruppo di Forza Italia alla Camera e Presidente della Fondazione Dc, ultimamente parla sempre più di clima e ambiente, fino a fondare un’associazione denominata “Verde è Popolare”, assieme a Paola Balducci ex deputata verde e attualmente componente laico del CSM (è Vice Presidente della V e della VI Commissione).

In Forza Italia della “scelta ambientalista” di Gianfranco Rotondi ne parlano come del divertimento estivo di un democristiano.

Ma anche il sindaco di Milano, Beppe Sala, si è avvicinato ai Verdi, accarezzando l’idea di divenirne il leader. Suo suocero –  il banchiere Giovanni  Bazoli, padrino a suo tempo di Prodi –  lo asseconda, fiutando nelle fattezze del sindaco-genero il profilo di un nuovo Romano Prodi.

Si dice che sia stato Bazoli a contattare i democristiani di Rotondi, e che l’intesa sia già scritta e sottoscritta nei minimi dettagli: una bella lista verde nella quota proporzionale, guidata da Beppe Sala, con tanto di atto notarile stipulato a Milano.

Su un eventuale risultato – alle prossime elezioni – del 10 per cento della lista bianco-verde di Sala, il bottino sarà di ben 40 deputati. Dei 40 deputati ben 10 andranno al partito dei Verdi di Angelo Bonelli, altri 10 saranno scelti direttamente dal sindaco di Milano Beppe Sala, e 4 saranno indicati da Gianfranco Rotondi. E gli altri 16? “Sembrerebbe che nell’atto notarile c’è scritto che li indicherà personalmente Silvio Berlusconi”.

I colonnelli di Forza Italia “smentiscono” e assicurano che Silvio Berlusconi non ne sa nulla.

Infatti nell’atto notarile è precisato che “i sedici seggi” saranno proporzionalmente redistribuiti tra le componenti fondatrici se Silvio Berlusconi rinuncerà ad indicarli”.

Ma il notaio che ha redatto l’atto – è uno degli storici fiduciari della Fininvest -. C’è da scommettere che i nomi dei “16 futuri deputati” li darà proprio lui, Silvio Berlusconi, già pronto a dislocare a destra e sinistra gli “Onorevoli della Terza Repubblica”.

 

 

 

 

 

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