Agenpress. L’Italia è ferma e i dati di oggi sulla produzione industriale lo dimostrano e sono preoccupanti. Conte si convinceva e pubblicamente illudeva che con quota 100 gli imprenditori avrebbero assunto tre persone per ogni pensionato ma così puntualmente non è stato.
L’anno bellissimo del presidente è stato l’anno horribilis per l’Industria: con il bilancio in rosso e futuro incerto. L’Istat ha pubblicato i dati della produzione aggiornanti a novembre 2019 con il nono calo consecutivo su base annua e l’Istituto di Statistica assicura che ‘l’andamento manterrà un profilo negativo”.
Le ripercussioni sul Pil ci preoccupano molto l’industria italiana continua a vivere una situazione di crisi e risente dello stallo dei consumi che ha caratterizzato tutto il 2019. Il Governo deve adottare misure che portino ad un cambio di rotta, altro che Jobs act, qui serve uno shock che però è sempre rimandato.
Lo afferma il segretario nazionale UDC Lorenzo Cesa.