Agenpress – Il Partito Radicale ha raccolto 669 firme per promuovere un referendum sulla riforma che taglia il numero dei parlamentari: ne sarebbero servite 500 mila. Le firme sono state comunque depositate in Cassazione.
“Abbiamo voluto verbalizzare la violenta censura attuata dai media e dal servizio pubblico – ha spiegato il segretario del Partito radicale, Maurizio Turco, in una conferenza stampa davanti alla Cassazione – ai quali si era rivolto per la prima volta nel discorso di fine anno il Presidente della Repubblica”. Il Partito radicale è contrario alla riforma “che prevede la cessione di rappresentanza da parte dei cittadini”, ha spiegato Turco. Su un manifesto era scritto: “Con la riduzione dei parlamentari questo e’ il risparmio annuale per ogni cittadino: un caffè”.
“Ci dobbiamo chiedere – ha detto Roberto Giachetti, radicale, deputato di Iv – chi ha paura del referendum? Perché si ha paura che il popolo si pronunci? Faccio un appello ai senatori: mi auguro che al di là delle indicazioni dei partiti ogni parlamentare senta la necessità di far pronunciare il popolo”. Riguardo le firme dei senatori e le retromarce di ieri: “Le firme c’erano da un mese – ha detto Turco – trattenerle e non depositarle per poi riaprire un verbale chiuso è stata una decisione politica”. “Col taglio dei parlamentari – ha concluso Turco – si escludono ancora di più i cittadini dalla scelta dei propri rappresentanti”.