Carceri. Riunione straordinaria al Ministero dopo gli sviluppi dell’inchiesta di Santa Maria Capua Vetere

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AgenPress. Riunione straordinaria questa mattina al Ministero della Giustizia sulla situazione nelle carceri, dopo gli sviluppi dell’inchiesta di Santa Maria Capua Vetere.

La Ministra, Marta Cartabia, ha convocato alle ore 9.00 il Capo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria (Dap), Bernardo Petralia, il Garante nazionale delle persone private della libertà, Mauro Palma e il Sottosegretario Francesco Paolo Sisto (la Sottosegretaria Anna Macina, che non era presente al Ministero, è stata aggiornata telefonicamente).

Sconcertati dalle immagini diffuse, i partecipanti hanno espresso la più ferma condanna per la violenza e le umiliazioni inflitte ai detenuti, che non possono trovare né giustificazioni né scusanti.

La Ministra ha chiesto approfondimenti sull’intera catena di informazioni e responsabilità, a tutti i livelli, che hanno consentito quanto accaduto nel carcere di Santa Maria Capua Vetere; e un rapporto a più ampio raggio anche su altri istituti. Ha altresì assunto, d’accordo con tutti i partecipanti, immediate iniziative, che riguardano sia la situazione contingente, sia le attività proiettate in un più lungo periodo.

Oggi, una volta ricevuta formale trasmissione da parte dell’Autorità Giudiziaria di Santa Maria Capua Vetere dell’ordinanza di custodia cautelare, sono state immediatamente disposte le sospensioni di tutti i 52 indagati raggiunti da misure di vario tipo. Il Dap sta valutando ulteriori provvedimenti anche nei confronti di altri indagati, non destinatari di iniziative cautelari, e ha disposto altresì un’ispezione straordinaria nell’Istituto del casertano, confidando nel pronto nulla osta dell’Autorità Giudiziaria.

La Ministra ha inoltre sollecitato un incontro con tutti gli 11 Provveditori regionali dell’Amministrazione penitenziaria, che il Dap sta già organizzando, e un analogo incontro con tutte le rappresentanze sindacali del personale dell’Amministrazione penitenziaria, sia del Corpo di Polizia Penitenziaria che delle altre figure professionali, già fissato per il 7 luglio dal Sottosegretario Sisto. Utili ulteriori spunti di riflessioni sono stati portati dal Garante nazionale delle persone private della libertà, con particolare riferimento “alla deriva culturale che tali immagini evidenziano”.

Nella riunione, è stata inoltre da tutti ribadita la necessità di procedere tempestivamente al ripristino dell’intera rete di videosorveglianza attiva negli istituti. È stata infine soprattutto sottolineata la necessità di rafforzare ulteriormente l’attività di formazione, già in corso, di tutto il personale dell’Amministrazione penitenziaria, anche con l’incremento delle professionalità destinate alla formazione obbligatoria.

Tutti i presenti hanno concordato sulla necessità di assumere queste iniziative, perché fatti analoghi non possano ripetersi, anche a salvaguardia della funzione e dell’immagine del Corpo di Polizia Penitenziaria.

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