AgenPress – Avrebbe detto di aver agito sulla base di una spinta superiore, una sorta di voce interiore che gli ha detto di uccidere. Ha confessato il 16enne omicida di Chiara Gualzetti ricostruito in maniera lucida e precisa il delitto, ma sul movente ha dato più spiegazioni non comprensibili. Poi avrebbe riferito che la ragazza gli aveva espresso il desiderio di morire. Inoltre ci sarebbe stato da parte di Chiara un interesse sentimentale nei suoi confronti, forse non corrisposto.
L’accusa per il 16enne è omicidio aggravato dalla premeditazione e dal fatto che la vittima aveva meno di 18 anni. Gli inquirenti, coordinati dalla procuratrice Silvia Marzocchi e dal pm Simone Purgato, hanno elementi per pensare che il ragazzo avesse pianificato il delitto, dando appuntamento alla ragazza con l’intenzione di ucciderla e portando con sé un coltello che poi è stato ritrovato.
Il coltello usato per uccidere Chiara è stato trovato in casa del ragazzo indagato dai carabinieri. Sarebbe stato lo stesso giovane a dire di averlo utilizzato. Il coltello aveva i denti sporchi di sangue: è stato sequestrato e saranno disposte analisi sul sangue e sulle impronte digitali, per cercare riscontri alla confessione dell’indagato.