AgenPress. «L’approvazione da parte dell’assemblea della Camera della proposta di legge che introduce nuove disposizioni in materia di titoli universitari abilitanti è un segnale davvero importante: Governo e Parlamento stanno puntando realmente sui giovani, sulla loro formazione, sul futuro del Paese».
Così il Ministro dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa, commentando l’approvazione a Montecitorio del testo di iniziativa governativa che deve ora passare al Senato.
«È la prima riforma ordinamentale presentata dal Governo, su proposta del ministro Manfredi, al Parlamento funzionale all’attuazione del PNRR e arriva a una sola settimana di distanza dall’approvazione in prima lettura, sempre alla Camera, del testo con le nuove disposizioni in materia di attività di ricerca e di reclutamento dei ricercatori nelle Università e negli enti pubblici di ricerca. Non mi stancherò mai di ripeterlo: perché ci sia davvero una svolta nella crescita competitiva del Paese agli investimenti devono essere affiancate le riforme e le semplificazioni. Quello di oggi è un segnale concreto del fatto che con le Camere si sta lavorando bene, e insieme, perché le riforme che servono al mondo dell’università e della ricerca siano definite e approvate il prima possibile».
Il testo, in particolare, prevede la semplificazione delle modalità di accesso all’esercizio delle professioni regolamentate, rendendo l’esame di laurea coincidente con l’esame di Stato, semplificando e velocizzando così l’accesso al mondo del lavoro da parte dei laureati. Il disegno di legge completa il percorso già avviato, con la laurea in medicina, per le professioni sanitarie di odontoiatra, farmacista, veterinario e psicologo (per il quale sono previste delle disposizioni ad hoc), e riconosce valore abilitante alle lauree professionalizzanti tecniche per l’esercizio delle professioni di geometra, agrotecnico, perito agrario e perito industriale.
Il superamento certificato del tirocinio pratico-valutativo interno ai nuovi corsi di studio sarà il presupposto per accedere all’esame di laurea, con il quale si conseguirà il titolo accademico e il titolo di abilitazione, dopo aver superato una prova pratica.
In particolare, rispetto al testo originariamente presentato dal Governo, il disegno di legge approvato dalla Camera prevede una più ampia compartecipazione di tutti gli attori coinvolti nel processo che unisce il mondo della formazione universitaria a quello del lavoro, e un ampliamento del novero dei titoli universitari che potranno essere resi in futuro abilitanti, in base alle iniziative che gli ordini o i collegi professionali di riferimento vorranno prendere. La procedura prevista dall’attuale articolo 4, infatti, si applicherà, in termini generali, a tutti i corsi di laurea che consentono attualmente l’accesso all’esame di Stato senza un previo tirocinio formativo esterno, superando così l’elencazione tassativa delle professioni prevista nel testo originario.
Inoltre, il nuovo articolo 5 prevede che potranno essere resi abilitanti anche i titoli universitari per l’accesso alle professioni di fisico, chimico e biologo sulle quali gli ordini di riferimento si erano già espressi.