AgenPress – “La storia recente di Genova – e il coraggio dei genovesi – ci mostrano soprattutto come ripartire dopo una tragedia. Penso a quanto successo dopo il crollo del Ponte Morandi. Voglio esprimere di nuovo la vicinanza del Governo e mia personale ai familiari delle 43 vittime, ai feriti, ai loro cari. Oggi, come quattro anni fa, il loro dolore è il nostro dolore. E voglio ringraziare la struttura commissariale, le autorità locali, il senatore Renzo Piano e tutti” quelli coinvolti nella ricostruzione. Un esempio di collaborazione, rapidità, concretezza che è diventato un modello”.
Così il premier Mario Draghi in visita a Genova intervenendo a Palazzo San Giorgio nel corso della presentazione dei progetti per lo sviluppo di Genova e del suo porto. Draghi ha annunciato anche che “il governo non dimentica il presente e il presente oggi ci fa vedere una realtà caratterizzata dalle difficoltà che famiglie e imprese hanno per i prezzi dell’energia elettrica. Volevo utilizzare questa circostanza per dire che il governo sta preparando un intervento di ampia portata nei prossimi giorni“.
“E’ un gran piacere essere qui oggi. Ero venuto a Genova tante volte, ma erano visite rapide. La visita di oggi mi ha fatto conoscere una città che non conoscevo”.
“La velocità e l’efficienza dello scalo portuale sono fondamentali per le nostre esportazioni e per l’intero settore produttivo. Oggi, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, insieme al Programma Straordinario, ci consentono di rendere il Porto di Genova ancora più competitivo e sicuro. È un investimento sulla città, e sull’industria regionale e nazionale. L’Italia – osserva il premier – è diciannovesima al mondo per tempi e costi associati alla logistica, anche a causa degli oneri burocratici e dei ritardi nello sviluppo digitale. Dobbiamo abbattere questi ostacoli, per cogliere a pieno i vantaggi offerti dall’aumento degli scambi commerciali”.
“Intendiamo ampliare le infrastrutture, per accogliere un traffico sempre maggiore. Vogliamo – dice Draghi – migliorare la connessione tra porti, reti stradali, ferrovie, per far fronte alla concorrenza degli altri porti mediterranei e di quelli nord-europei. Accelerare la digitalizzazione di tutta la catena logistica, per favorirne la flessibilita’ e ridurre le inefficienze. E semplificare i procedimenti amministrativi per agevolare i flussi”.
“Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ci consente di investire in progetti di lungo termine e – aggiunge Draghi -migliorare la sostenibilità ambientale e sociale delle nostre infrastrutture”.
“Il mio auspicio – sottolinea il premier – è che lo stesso spirito di rinascita che oggi vediamo a Genova possa continuare a pervadere tutta l’Italia negli anni cruciali che abbiamo davanti”.
“Lo scorso anno abbiamo portato a termine tutti gli obiettivi previsti del Pnrr, lo stesso accadrà quest’anno: è una questione di serietà verso i cittadini e i nostri partner europei, e di affidabilità perché la crescita sostenuta, equa e sostenibile è il miglior custode della stabilità. Un’Italia affidabile, fiduciosa delle proprie possibilità, che non dimentica i deboli e dove c’è spazio per il futuro: questa è l’Italia per cui lavoro e per cui tutti noi dobbiamo batterci”.
“Far crescere l’area portuale di Genova vuol dire scommettere sul potenziale di questa città. Sulla capacità del nostro Paese di essere protagonista nel Mediterraneo e nel mondo. Vuol dire creare occupazione e nuove opportunità per i giovani. E dimostrare che interventi di questa portata possono essere realizzati nel rispetto dell’ambiente e andare di pari passo con il miglioramento dei servizi per i cittadini. Per una città ancora più vivibile e sempre più vicina al mare. “Genova sempre nuova, vita che si ritrova”, scriveva il poeta Giorgio Caproni nel suo celebre tributo alla città”.
Tra gli interventi previsti, 500 milioni “per la nuova diga foranea, per consentire l’accesso a navi di nuova generazione, rafforzare la sicurezza, facilitare le manovre. Semplifichiamo le procedure per la pianificazione strategica e riformiamo le regole per le concessioni. Investiamo nell’alta velocità e nel potenziamento del nodo ferroviario di Genova, un cantiere già avviato”.
Il Pnrr “ci consente di investire in progetti di lungo termine e migliorare la sostenibilità ambientale e sociale delle nostre infrastrutture”, ha aggiunto sottolineando che gli investimenti del piano “creeranno nuove opportunità di lavoro per migliaia di persone nell’intera Regione”.
In più “semplifichiamo le procedure per la pianificazione strategica e riformiamo le regole per le concessioni. Investiamo nell’alta velocità e nel potenziamento del nodo ferroviario di Genova – un cantiere già avviato. I lavori sono in corso anche per quanto riguarda il “Terzo Valico”, un investimento da 7,4 miliardi di euro per velocizzare i collegamenti con il nord Italia e il resto d’Europa”. E sempre con il Pnrr “procediamo con l’elettrificazione delle banchine, per ridurre l’inquinamento atmosferico e acustico di tutta l’area”.