AgenPress – L’inflazione nella zona Ocse è continuata a crescere per raggiungere il 6,6% a dicembre 2021, dopo il 5,9% di novembre e solo l’1,2% del dicembre 2020.
Lo scrive la stessa Ocse in una nota, precisando che si tratta del livello più elevato dal luglio 1991. In Italia, l’inflazione è cresciuta al 3,9%, dopo il 3,7% del mese precedente.
In Germania, l’inflazione è lievemente cresciuta a dicembre 2021, al 5,3%, dopo il 5,2% di novembre. Inflazione in aumento anche in Spagna, al 6,6% dopo il 5,5% ddel mese precedente mentre in Francia è rimasta stabile al 2,8%.
Il dato è cresciuto nell’insieme della zona euro, al 5%, dopo 4,9% a novembre, principalmente a causa dell’evoluzione dei prezzi in Germania, Francia, Italia e Spagna. L’aumento generalizzato dei prezzi nell’insieme della zona Ocse è dovuto in parte all’evoluzione registrata in Turchia (36,1% a dicembre, dopo 21,3% a novembre).
Senza la Turchia, l’inflazione nella zona Ocse sarebbe cresciuta più moderatamente (5,6 %, dopo 5,3%). C’è poi la questione legata ai prezzi dell’energia. Tra dicembre 2020 e dicembre 2021, questi sono cresciuti del 25,6% nell’insieme della zona Ocse. Aumento anche nel comparto dell’alimentazione, al 6,8% a dicembre, dopo 5,5% a novembre e 3,2% a dicembre 2020.
Sull’insieme dell’anno 2021, l’inflazione nella zona Ocse è cresciuta al 4%, dopo 1,4% nel 2020, il livello più elevato dall’anno 2000 mentre i prezzi energetici sono cresciuti del 15,4%, il più forte aumento dal 1981.