AgenPress – In Italia nel 2021 sono stati commessi 295 omicidi volontari, dato tra i migliori tra i paesi europei, che a loro volta “offrono i dati migliori nel mondo”.
Lo sottolinea il primo presidente della Cassazione Pietro Curzio nella sua relazione per l’inaugurazione dell’anno giudiziario 2022 nell’Aula Magna della Suprema Corte, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e della Guardasigilli Marta Cartabia, con una cerimonia contenuta nella durata e nel “parterre” per via della pandemia.
“Nel 1991 gli omicidi in Italia furono quasi 2mila. In seguito sono lentamente ma progressivamente diminuiti riducendosi a 359 nel 2018, 317 nel 2019, 287 nel 2020. Una significativa è offerta da un altro dato: è aumentato il numero degli omicidi volontario di cui è stato identificato l’autore: si è passati, anche qui con una progressione costante, dal 40% del 1992 al 73% nel 2020″.
Altro dato che rappresenta un “sintomo evidente di una tensione irrisolta nei rapporti di genere, di una uguaglianza non metabolizzata”, ha aggiunto rilevando che “sono 102 le donne assassinate in ambito familiare/affettivo e in particolare 70 per mano del partner o ex partner”.
“Vi è un forte impegno dello Stato a cominciare dagli inquirenti” per contrastare la situazione ma serve “severità in sede di applicazione della legge” e lavorare “a partire dai luoghi dove avviene la formazione delle persone”
Per quanto riguarda i reati, “è da segnalare anche il fenomeno delle violenze e minacce nei confronti di specifiche categorie di persone particolarmente esposte, quali i giornalisti o gli amministratori locali”.